Fino al 25 settembre, M77 a Milano ospita una mostra dedicata alla celebre designer e fotografa francese Charlotte Perriand.

1 Agosto 2022 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Charlotte Perriand. L’avanguardia è donna è la mostra con cui la galleria M77 a Milano rende omaggio alla celebre designer e fotografa francese. A cura di Enrica Viganò, l’esposizione è realizzata in collaborazione con Archives Charlotte Perriand, Admira e Cassina ed è aperta fino al 25 settembre 2022.

Figlia delle avanguardie del suo tempo

Figura complessa ed eclettica, pioniera del modernismo, Charlotte Perriand si è sempre distinta per intelligenza e anticonformismo. E per l’originalità del suo pensiero. Pensiero che ha declinato attraverso una pluralità di linguaggi, dal design all’architettura, dalla fotografia alla politica.

Collaboratrice e amica di Le Corbusier, è stata tra i protagonisti della grande stagione dello sviluppo della cultura industriale e della modernità.

Focus della mostra è la produzione fotografica degli anni Trenta, che dialoga con una selezione degli iconici arredi prodotti in esclusiva da Cassina.

La mostra alla galleria M77

Il percorso espositivo si snoda attraverso tre sezioni, che mettono in luce i diversi interessi di Charlotte Perriand. La prima sezione è dedicata alle montagne, luogo caro all’artista e grande fonte d’ispirazione. Tra le immagini spicca un ritratto a dimensioni naturali della fotografa in tenuta da sci.

A seguire, due ritratti delle sue amicizie più celebri, Le Corbusier e Fernand Léger, ai lati del suo imponente Partenone, fotografato durante il viaggio ad Atene per il convegno degli architetti nel 1933.

La mostra prosegue con la serie da lei denominata Art Brut. Qui alcuni objet-trouvés naturali, spesso trovati sulle spiagge della Normandia, vengono fotografati in modalità still life, emergendo sotto lo sguardo dell’artista come vere e proprie opere d’arte.

La panoramica al pian terreno si conclude con due grandi fotografie di un blocco di ghiaccio che la Perriand trasforma in simbolo e metafora con le mani che lo innalzano. Al centro l’iconico ritratto che vede l’artista a torso nudo in atteggiamento vittorioso su una vetta in Savoia.

Al primo piano chiude il percorso una selezione di fotografie di paesaggi marittimi (barche, reti e scene balneari) e di centri urbani (la metropolitana, vari scorci di vita quotidiana) immortalati tra Croazia, Inghilterra, Parigi e il Giappone.

Charlotte Perriand

Nasce a Parigi il 24 ottobre del 1903. Studia all’Union Centrale des Arts Décoratifs (UCAD) a Parigi, tra il 1921 e il 1925. A vent’anni decide di diventare architetto, professione giudicata al tempo esclusivamente maschile. Ottenuto il diploma in Interior Design nel 1925, segue la poetica di ricerca del Bauhaus e abbraccia l’utilizzo dei nuovi materiali industriali.

Nel 1927 inizia la collaborazione con l’architetto Le Corbusier e Pierre Jeanneret presso il famoso atelier 35 in rue de Sèvres a Parigi. In questi anni dà il via alla sua intensa produzione fotografica. Nel 1928, insieme a Herbst, Bourgeois, Fouquet, Sandoz e Puiforcat, forma il gruppo d’avanguardia “L’unité de choc”. Due anni più tardi fonderà l’UAM (Union des Artistes Modernes). Nel 1930 incontra Walter Gropius e Fernand Léger, con cui stabilisce uno stretto rapporto di amicizia e collaborazione artistica.

Tra il 1933 e il 1937 porta avanti la sua ricerca di fotografia sperimentale. Negli stessi anni, durante la guerra civile spagnola prende parte alle dimostrazioni accanto ai Repubblicani. Partecipando ai circoli intellettuali del Partito Comunista, incontra Juan Mirò, Pablo Picasso, André Malraux e altri.

Dopo una collaborazione decennale con Le Corbusier e Pierre Jeanneret, lascia lo studio nel marzo del 1937. Nel 1940 viene invitata dal governo giapponese come consulente per la produzione nazionale di design industriale. Nel 1943 si trasferisce in Indocina e nel maggio dello stesso anno si sposa con Jacques Martin, con cui avrà una figlia, Pernette, oggi responsabile degli Archives Charlotte Perriand.

Ritorna a Parigi nel 1946. Nel 1951 è capo della delegazione francese alla nona Triennale di Milano “Furniture and Decoration“. I mobili firmati da Le Corbusier-Jeanneret-Perriand vengono rieditati nel 1964 dall’azienda italiana Cassina.

Tra il 1996 e il 1999 cura tre retrospettive sul suo lavoro. Muore il 27 ottobre del 1999 a Parigi.

www.m77gallery.com

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