La 13esima edizione di MIA Photo Fair riflette sul cambiamento, e sulla capacità della fotografia di raccontarlo.

28 Marzo 2024 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Dall’11 al 14 aprile 2024 torna a Milano MIA Photo Fair, appuntamento internazionale dedicato alla fotografia, con oltre 70 gallerie provenienti dall’Italia e dall’estero. Organizzata da Fiere di Parma, con la direzione artistica di Francesca Malgara, questa 13esima edizione ruota attorno al concetto di Changing (Cambiamento).

Ryan Mendoza, 2023, Never been better
Ryan Mendoza, 2023, Never been better, C-print, 109×99 cm, 1/3 + 2 AP. Courtesy Ryan Mendoza, Galleria Massimo Minini

La 13esima edizione di MIA Photo Fair

Non semplicemente una fiera dove vendere e acquistare fotografia, MIA Photo Fair è sempre più un incubatore di riflessioni attorno a questo medium, in particolare sulla sua capacità di raccontare il mondo in cui viviamo.

In questo senso, afferma Ilaria Dazzi, Exhibition Director Manager di MIA Photo Fair, «le fiere sono meta-storiche, figlie del proprio tempo. Stanno e servono nel mondo, in mezzo alle persone. Non è possibile pensare di poter rimanere in una sorta di bolla. C’è una tendenza da parte di fotografi di tutto il mondo a utilizzare la macchina fotografica come strumento di documentazione e di denuncia. È giusto che il pubblico, attraverso progetti fotografici di grande qualità, possa trovare, insieme alla possibilità di acquisto, anche l’occasione di approfondire i grandi temi della contemporaneità. In questo senso credo che una fiera come MIA possa essere non solo luogo di business, ma anche occasione per incontrare prospettive diverse dalle nostre».

Da qui la scelta di dedicare la main section della fiera al cambiamento che, come spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi, «suggerisce l’assoluta potenza del mezzo artistico e di informazione che la fotografia rappresenta, capace di essere testimone e ispirare riflessioni sulle mutazioni del tempo, siano esse sociali, ambientali o culturali».

Henry Fair, Top of Oil Tank at Tar Sands Refinery
Henry Fair, Top of Oil Tank at Tar Sands Refinery, 2009. Fine art print on Aludibond, 70 x 105 cm, Courtesy ARTCO Gallery, Berlin

La fotografia si trasforma

A questo desiderio di rivolgersi a un pubblico sempre più ampio risponde anche il nuovo programma di talk a cura del giornalista e scrittore Michele Smargiassi. Che spiega: «Con questo breve ciclo di conversazioni, MIA avvia quest’anno un percorso, da sviluppare in modo più esaustivo nelle prossime edizioni, che ha l’intento di coinvolgere un pubblico di appassionati di fotografia, che vada oltre le due categorie tradizionalmente centrali nella manifestazione, cioè i galleristi e i collezionisti. L’obiettivo è di qualificare MIA anche come un appuntamento culturale di riflessione su un medium che sta vivendo un momento di formidabili trasformazioni».

A una di queste, tra le più evidenti, è dedicata la serie dei quattro incontri riuniti quest’anno sotto il titolo C’era una volta la carta. La fotografia nell’epoca della sua smaterializzazione.

Le sezioni speciali

I grandi temi della contemporaneità sono il filo conduttore delle tre sezioni speciali di MIA Photo Fair 2024. Novità di quest’anno è la sezione Oltre i confini del Mediterraneo, a cura di Rischa Paterlini. Saranno presenti oltre trenta fotografi – tra cui Gabriele Basilico, Ramak Fazel, Najla Said – che raccontano la vita quotidiana e le esperienze di coloro che vivono in questa regione.

Beyond Photography – Dialogue è la sezione curata da Domenico de Chirico e riservata a gallerie nazionali e internazionali. L’intento di questa sezione è quello di creare un dialogo tra la fotografia e gli altri linguaggi dell’arte contemporanea.

Matteo Basilé, 2024, No Man’s Land, MIA Photo Fair 2024
Matteo Basilé, 2024, No Man’s Land, stampa su carta Hahnemhule, 60×40 cm, unica nel suo formato, courtesy of the artist

Infine, la sezione Reportage Beyond Reportage, a cura di Emanuela Mazzonis di Pralafera, invita lo spettatore a compiere un viaggio visivo tra le immagini di fotografi di diverse generazioni e nazionalità, provenienti da differenti continenti e una parte di loro presentati a Milano per la prima volta. Quest’anno il focus è dedicato al cambiamento del paesaggio in relazione a diversi fattori che hanno contribuito a modificarne l’aspetto e la conformazione.

Le mostre di MIA Photo Fair 2024

Molto ricco il programma espositivo, a partire dalla mostra La forma delle relazioni, a cura di Rica Cerbarano. L’esposizione riunisce oltre 50 opere provenienti dalle più importanti collezioni private italiane. Tra i protagonisti troviamo Ettore Sottsass, Efrem Raimondi, Zanele Muholi, Robert Mapplethorpe, Man Ray e Jacopo Benassi.

Robert Mapplethorpe. Patti Smith
Robert Mapplethorpe. Patti Smith, 1986, Stati Uniti. Courtesy Collezione Ettore Molinario © Estate of Robert Mapplethorpe

Bavagnoli e i ritratti: omaggio al maestro del fotogiornalismo è invece la mostra con cui MIA Photo Fair omaggia il fotografo Carlo Bavagnoli, recentemente scomparso.

Tra le novità di questa edizione anche la sezione dedicata alle istituzioni culturali e alle fondazioni. Saranno presenti, in particolare, MuFoCo – Museo di Fotografia Contemporanea, lo stand dedicato al Photo Grant di Deloitte, Fondazione Sella e lo CSAC, Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma.

La Fondazione Francesca Rava, charity partner della fiera, presenta ANOTHER WORLD_triple layer art, progetto creativo di Marco Salom, visual artist, regista, compositore e volontario. ANOTHER WORLD sostiene “CI PRENDIAMO CURA DI TE”, progetto della Fondazione Francesca Rava in risposta alla povertà sanitaria e di assistenza alla salute, anche mentale, di bambini, adolescenti e donne in Italia. Ancora, Fondazione Luciana Matalon proporrà una selezione di scatti, provenienti da progetti e iniziative dell’istituzione, tra i quali la mostra QUEEN UNSEEN | Peter Hince. Presente anche Le Stanze della Fotografia, iniziativa congiunta tra Marsilio Arte e Fondazione Giorgio Cini.

Infine, la Maison orologiera svizzera Eberhard & Co. sostiene a MIA Photo Fair il National Museum of Women in the Arts con il progetto New Worlds: Women to Watch 2024 rappresentato quest’anno da Irene Fenara.

I premi

Anche quest’anno numerosi i premi, a partire dal Premio BNL BNP Paribas. Giunto alla tredicesima edizione, viene attribuito al miglior artista scelto tra quelli che esporranno i propri lavori tramite le gallerie d’arte. La fotografia vincitrice sarà acquisita da BNL BNP Paribas, main sponsor della manifestazione, e l’artista entrerà a far parte della collezione della Banca.

Il Premio IRINOX SAVE THE FOOD, giunto alla sua terza edizione e curato da Claudio Composti, vede in mostra una serie di progetti fotografici aventi come focus il cibo, con una attenzione particolare al tema dello spreco alimentare. La mostra farà tappa anche a Parma nell’ambito di CIBUS OFF, il Fuori Salone di CIBUS. Grazie alla collaborazione tra MIA Photo Fair e Yeast Photo Festival di Matino (Lecce), l’opera di uno dei 15 finalisti del premio sarà esposta alla terza edizione del festival a settembre 2024.

Infine, ha debuttato quest’anno il Premio Welcome to my Unknown, dedicato agli under 35 e curato da Erik Kessels.

Info

MIA Photo Fair
ALLIANZ MiCo
Via Gattamelata 13, Milano

Programma completo: www.miafair.it

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