Fino al 3 aprile, la mostra di Danilo Mauro Malatesta a Milano ci fa scoprire una Roma surreale e ci spinge a rovesciare la realtà.

8 Febbraio 2022 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

È una Roma deserta, surreale, quella immortalata da Danilo Mauro Malatesta nella mostra Upside Down. L’esposizione, ospitata fino al 3 aprile 2022 dall’Università Bocconi a Milano, riunisce una trentina di fotografie scattate dal reporter italiano durante il primo lockdown imposto dalla pandemia.

La Roma surreale di Danilo Mauro Malatesta

Uniche presenze, in una città “bloccata” dall’emergenza sanitaria, sono manichini e parti di essi. Quasi personaggi metafisici, che mettono in scena una realtà surreale, fatta di silenzi e della sospensione tra passato e futuro.

Sullo sfondo, i monumenti più famosi di Roma, dal Colosseo alla Fontana di Trevi, dal Campidoglio a Piazza del Popolo, da Castel Sant’Angelo al Teatro Marcello.

Roma
Danilo Mauro Malatesta, Il Colosseo, 12 marzo 2020, Stampa su Carta Argentica Baritata

Scrive Viviana Serdoz nel testo critico che introduce la rassegna: “Un racconto di un pezzo di Storia. Marzo 2020. La frenesia quotidiana improvvisamente interrotta e prepotentemente rimpiazzata da sgomento, smarrimento e una quantità indefinita di informazioni spesso contrastanti, tutto e il suo contrario, tutto capovolto”.

“La realtà diventa capovolta, la città è sottosopra. La vita si sposta dentro le case, dove paralizzati da un costringente lockdown osserviamo il deserto nelle strade e speriamo, speriamo in un ritorno alla normalità”.

Poi è arrivata la speranza e la voglia di rinascita. Maggio 2021. Incontro Upside Down in un’occasione di riscoperta, un viaggio a Roma, il primo viaggio dopo vari lunghi mesi. Caput Mundi, instancabile crocevia di persone, arte e conoscenza da quasi tremila anni, si stava risvegliando da un insolito immobilizzante letargo”.

Roma
Danilo Mauro Malatesta, Fontana di Trevi, 26 marzo 2020, Stampa su Carta Argentica Baritata

Dunque, “Upside Down è tutto questo. Una testimonianza, un racconto, un viaggio introspettivo, ma soprattutto una spinta alla rinascita. Una contemporanea rappresentazione metafisica, a tratti assimilabile alle visioni di De Chirico, fatta di silenzi, atmosfere sospese, iconografie plastiche, dall’attesa del verificarsi di un evento da un momento all’altro”.

“Sorprendente rappresentazione della complessità attuale in cui Malatesta ci spinge a essere quell’evento che stavamo aspettando, ad agire rovesciando la realtà sottosopra, a ritrovare il perduto arricchito dal presente”.

Danilo Mauro Malatesta

Nasce a Chicago nel 1966 e si occupa di fotografia dall’età di vent’anni. Dal 1986 al 1999 collabora come fotoreporter per importanti testate (Corriere della Sera, La Repubblica, Time, Panorama, L’Espresso, Paris Match).

Dal 2000 lavora come regista e documentarista per la RAI ed è attualmente alla regia del programma “Paesi che vai” di RAI1. La sua ricerca lo ha spinto a riscoprire un’antica tecnica fotografica, il Wet Plate Collodion. Una fotografia ai margini della fotografia contemporanea che l’artista definisce “una terapia contro il bombardamento digitale che stiamo vivendo”.

Info

La mostra è allestita negli spazi espositivi dell’Università Bocconi (Via Sarfatti 25, Milano).

Orari: dal lunedì al venerdì: ore 9.00-20.00; sabato: ore 10.00-18.00.

www.miafair.it

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