Fino al 19 novembre 2023, Armani Silos ospita Guy Bourdin. Storyteller, una grande mostra dedicata al fotografo francese (1928-1991) e al suo universo creativo e narrativo.

La mostra di Guy Bourdin ad Armani Silos
Rosso, verde, rosa: colori saturi che, attraverso gli scatti di Guy Bourdin, si susseguono sulle pareti delle sale espositive. Ma anche il bianco e nero, linguaggio con cui il fotografo francese sapeva parimenti esprimere la sua capacità di storytelling.
Capacità che si articola nei cento scatti riuniti nella mostra ospitata da Armani Silos, selezionati da Giorgio Armani insieme a The Guy Bourdin Estate tra scatti iconici e immagini meno note.
Accanto alle tante immagini realizzate per Vogue Paris, una sezione esplora l’amore di Bourdin per il cinema, elemento centrale della sua creatività, e presenta una selezione di fotografie di campagne pubblicitarie che mostrano quelle che sembrano scene del crimine o inseguimenti della polizia, e che riportano alla fascinazione per Alfred Hitchcock e al tema della “trama misteriosa”.

Scrive Giorgio Armani: “Questa mostra conferma la mia volontà di fare di Armani/Silos un centro di cultura fotografica contemporanea, includendo ciò che è prossimo al mondo Armani, ma anche ciò che ne è lontano. A prima vista, Guy Bourdin non è un autore a me vicino: il suo era un linguaggio netto, grafico, forte”.
“Nella sua opera quel che si percepisce subito, in superficie, è la provocazione, ma quello che mi colpisce, e che ho voluto mettere in risalto, sono piuttosto la sua libertà creativa, la sua capacità narrativa e il suo grande amore per il cinema. Bourdin non seguiva la corrente e non scendeva a compromessi: un tratto nel quale mi riconosco io stesso, credo non ci sia un altro modo per lasciare un segno nell’immaginario collettivo”.
Guy Bourdin
Nasce a Parigi nel 1928. Inizia la carriera come pittore, passando alla fotografia da autodidatta nei primi anni Cinquanta. Il suo è uno stile intriso di richiami surrealisti, anche grazie alla lunga amicizia con Man Ray, che conosce nel 1951.
Notato da Vogue Paris, Guy Bourdin inizia a collaborare con la testata e a produrre servizi fotografici, ma anche campagne pubblicitarie, che si contraddistinguono per l’incredibile libertà creativa.
Il background di Bourdin come pittore, così come l’ammirazione per Edward Hopper, influenzano il suo approccio, dallo studio minuzioso dei colori alle composizioni sospese tra l’assurdo e il sublime, capaci di stimolare il subconscio dello spettatore.

Info
Armani Silos
Via Bergognone 40, Milano
Orari: dal mercoledì alla domenica, dalle 11 alle 19 (ultimo accesso alle 18). Chiusura il lunedì e il martedì.