Per la prima volta le opere degli artisti del collettivo SenzaBagno sono esposte insieme in una mostra a Bologna.

24 Dicembre 2022 di Redazione Redazione

Fino al 14 gennaio 2023, il collettivo SenzaBagno è in mostra a Bologna presso LABS Contemporary Art. L’esposizione a cura di Saverio Verini, intitolata Fino a tardi, riunisce le opere di Francesco Alberico, Simone Camerlengo, Lucia Cantò, Matteo Fato, Lorenzo Kamerlengo, Gioele Pomante, Gianluca Ragni, Letizia Scarpello ed Eliano Serafini.

Il collettivo SenzaBagno in mostra a Bologna

Per la prima volta, dunque, le opere dei componenti del collettivo sono riunite in un unico ambiente espositivo. Ciò permette di evidenziare affinità e divergenze, ma soprattutto di mettere in scena le dinamiche che “regolano” la costruzione di una mostra collettiva, tra accordi e conflitti.

Il titolo, Fino a tardi, rimanda allo spirito con cui la mostra ha preso forma. Nel prendere possesso degli spazi della galleria, infatti, gli artisti hanno pernottato nello spazio espositivo mettendo in atto una battaglia di cuscini, di cui sono visibili gli esiti. Un rituale attraverso cui regolare le tensioni che questo percorso condiviso inevitabilmente ha portato con sé, un modo eccentrico per confrontarsi reciprocamente, non senza risvolti ludici.

La mostra a Bologna, oltre a offrire un saggio delle ricerche individuali dei membri di SenzaBagno, si caratterizza come un progetto condiviso tra gli artisti, il curatore e la galleria.

Fino a tardi

Tra analogie e differenze

Le opere dei nove artisti presentano, dunque, punti di contatto, analogie, interessi comuni, ma anche distanze e approcci formali differenti. Il confronto tra natura e artificio, per esempio, è un tratto distintivo del lavoro di Eliano Serafini. La ricerca di Simone Camerlengo e Gianluca Ragni si focalizza invece sulla pittura.

Anche il lavoro di Matteo Fato presenta evidenti punti di contatto con la pittura: una mazza da baseball tornita a mano viene esposta macchiata da accumuli di colore a olio. La mazza ritorna come soggetto-oggetto dell’incisione calcografica allestita al suo fianco, in una composizione indivisibile.

Lucia Cantò propone tre fotografie, dei dettagli ravvicinati di mani – tutte appartenenti a persone a lei care – sulle quali sono scritte brevi frasi tratte dalla raccolta di poesia d’amore di Anne Sexton. Il lavoro di Lorenzo Kamerlengo può essere considerato come una specie di monumento al disegno automatico, allo schizzo realizzato in modo rapido, quasi soprappensiero.

Anche Letizia Scarpello è interessata all’attraversamento e alla compenetrazione tra media diversi. Cilindri in gommapiuma sono modellati dall’artista, assumendo così connotati quasi antropomorfi. I pezzi di gommapiuma, “messi in posa” da Scarpello, sono successivamente fotografati e stampati su tele emulsionate che – grazie al colore e al formato – contribuiscono a rendere queste immagini ambigue.

Gioele Pomante si interroga sul rapporto tra l’essere umano e le coordinate spazio-temporali, creando un cortocircuito tra scale e formati agli antipodi. La parola scritta torna nelle opere di Francesco Alberico, unico artista che ha lavorato a distanza, delegando agli altri di SenzaBagno la realizzazione dell’intervento. Il suo lavoro appare in più punti della galleria, una traccia flebile che emerge dalle pareti.

SenzaBagno

Collettivo di artisti con base a Pescara, fondato nel 2018. Tra i progetti recenti: Non potabile, ArtVerona, a cura di Giulia Floris, 2021. Un elefante in una stanza, Metafair, Milano, a cura di Marta Orsola Sironi, 2022. Da agosto 2022 il collettivo ha presentato il nuovo progetto In fondo a destra, un invito rivolto ad altri artisti a concepire un intervento negli spazi di Palazzo Filippone Mezzopreti Gomez, a Pescara. Tra gli artisti invitati: Stefano Arienti, Flavio Favelli, Italo Zuffi, Marta Pierobon, Cesare Pietroiusti.

www.labsgallery.it

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