Dodici mostre a Bologna e alla Fondazione MAST per la sesta edizione di Foto/Industria dedicata all’industria del gioco.

31 Ottobre 2023 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Prosegue fino all’8 dicembre* 2023 a Bologna Foto/Industria, la biennale di fotografia dell’industria e del lavoro giunta alla sesta edizione. Presentata da Fondazione MAST, nel suo decimo anniversario e nell’ambito delle iniziative per i 100 anni dell’impresa G.D., Foto/Industria vede anche quest’anno la direzione artistica di Francesco Zanot.

A Bologna la sesta edizione di Foto/Industria

Tema di questa edizione è GAME: un focus sull’industria del gioco, declinato in dodici mostre allestite in dieci sedi del centro storico e al MAST. Alla Fondazione si può infatti ancora ammirare l’antologica dedicata alle opere di grande formato di Andreas Gursky, parte del percorso della biennale.

Spiega Francesco Zanot: «L’indagine su un’attività universalmente diffusa come il gioco, che non conosce limiti di genere, età, luogo, ha rivelato punti di vista complessi e articolati, finalizzati a diversi obiettivi: dall’intrattenimento all’apprendimento, dal riposo alla gratificazione».

A emergere, attraverso le opere in mostra, è un’industria ampia e solida, capace di rinnovarsi nel corso del tempo per incontrare i cambiamenti del gusto e delle abitudini e dimostrarsi sempre estremamente ricettiva nei confronti dell’innovazione tecnologica.

Nikolai Frerichs
Nikolai Frerichs, Carrie Ann, 2022, Fotogramma © ECAL / Nikolai Frerichs

Le mostre in programma

Realizzate dalla fine dell’Ottocento fino ai giorni nostri, le opere esposte offrono l’occasione di approfondire la ricerca di una selezione di artisti internazionali (tra cui giovani emergenti e protagonisti della scena mondiale) attraverso undici personali e una mostra collettiva.

Ericka Beckman (Stati Uniti, 1951), Olivo Barbieri (Italia, 1954) e Raed Yassin (Libano, 1979) esplorano alcune strutture tipiche del gioco cogliendone gli aspetti culturali, la dimensione simbolica e le relazioni con altri modelli sociali.

Heinrich Zille (Germania, 1858-1929), Linda Fregni Nagler (Italia, 1976) e Daniel Faust (Stati Uniti, 1956) si concentrano sullo spazio del gioco. Dai luna park di Berlino della fine dell’Ottocento ai playground che punteggiano le città contemporanee, fino a un’analisi quasi-tipologica di Las Vegas, dove il gioco ha determinato l’architettura e l’urbanistica di un’intera città.

Heinrich Zille
Heinrich Zille, Senza titolo (Giostra), 1900. Courtesy of Berlinische Galerie – Landesmuseum für Moderne Kunst, Fotografie und Architektur

Il rapporto tra gioco, identità e relazioni sociali è invece al centro delle ricerche di Hicham Benohoud (Marocco, 1968), Danielle Udogaranya (Regno Unito, 1991) ed Erik Kessels (Paesi Bassi, 1966). I loro lavori spaziano dal valore pedagogico del gioco al suo ruolo nella formazione dell’immagine di sé, dalla maschera alla costituzione di un’esperienza sociale.

Foto/Industria Fondazione MAST Bologna
Danielle Udogaranya, Zeus The Elemental, 2023 © The Sims, EA, Courtesy of the artist

Infine, nelle opere di Andreas Gursky (Germania, 1955), Cécile B. Evans (Stati Uniti/Belgio, 1983) e nella collettiva Automated Photography (organizzata in collaborazione con l’ECAL/University of Art and Design Lausanne) si investiga il tema dell’invenzione della realtà, alla base dell’esperienza del gioco sia come puro esercizio della fantasia sia nel senso della costruzione di veri e propri universi virtuali alternativi, all’interno dei quali si svolgono le avventure dei videogame.

Cécile B. Evans Foto/Industria
Cécile B. Evans, Reality or Not, 2023, Fotogramma realizzato insieme a IncWorks © Cécile B. Evans, Courtesy of the artist

Info

Ad accompagnare le mostre di Foto/Industria anche un ampio programma di talk, proiezioni, presentazioni e workshop. Ai più giovani è dedicato un booklet per scoprire le mostre attraverso racconti, curiosità e giochi da svolgere negli spazi espositivi e a casa.

Il catalogo della Biennale è pubblicato da Fondazione MAST con la prefazione della presidente Isabella Seràgnoli e un testo di approfondimento critico di Francesco Zanot.

* Per motivi logistico-organizzativi, la mostra Playgrounds di Linda Fregni Nagler, ospitata a Palazzo Boncompagni, chiuderà il 26 novembre 2023.

www.fotoindustria.it

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