12 Marzo 2020 di Redazione Redazione

Con più di trent’anni di esperienza nel settore culinario e venti come chef in alcuni dei più importanti ristoranti britannici, Jean Philippe Baudey, specializzato in fotografia gastronomica, ci insegna a costruire immagini che ci fanno venire… l’acquolina in bocca!

Dieci consigli per piatti stellari

1#Costruiamo un rapporto con lo chef
JP suggerisce di cercare di conoscere lo chef e di stabilire una relazione con lui (o lei). Consiglia di chiamarlo per nome: solo gli assistenti e gli aiuti chiamano “chef” il loro chef!
2#Troviamo il punto focale
Cerchiamo un punto d’interesse evidente, come un fiore, una guarnizione o un taglio di filetto, e rendiamolo protagonista dello scatto.
3#Cibo di qualità, immagini di qualità
Un piatto ben studiato e ben concepito non può che facilitare lacreazione di immagini meravigliose. Non possiamo far sembrare bello e buono un piatto mediocre, nemmeno in post-produzione.
4#Scattiamo rapidamente
Prepariamo fotocamera, sfondi e luci prima che il piatto esca dalla cucina: non abbiamo tempo da perdere!
5#Portiamoci i piatti da casa!
JP acquista i propri piatti decorati e chiede agli chef o ai clienti il permesso di usarli per ottenere il risultato che ha in mente.
6#Spostiamo gli elementi
Sperimentiamo spostando le piccole guarnizioni in posizioni diverse per cercare di ottenere il punto focale più forte possibile.
7#Stiamo attenti alle venature del legno
Se i piatti poggiano su tavoli di legno, assicuriamoci che venature e grana corrano verso di noi, per evitare che si formino ombre dure.
8#Usiamo lampade modellanti
Usiamo la luce modellante della nostra unità flash per visualizzare in anticipo dove cadranno luce, ombre e riflessi.
9#Evitiamo il mosso allo scatto
JP scatta al doppio della lunghezza focale per evitare il mosso allo scatto (1/200 di secondo a 100 mm e così via).
10#Esponiamoci sui social!
JP sfrutta il suo profilo Instagram @faydit_photography per esibire i suoi lavori e attrarre nuovi clienti.
Food Photography
 

Qualche consiglio “PRO”

1#Teniamo dritto il piatto
In borsa, JP tiene anche una mezza molletta di legno e una pallina di colla riposizionabile (va benissimo il Blu Tack di Bostik) che usa per sollevare e raddrizzare i piatti quando poggiano su una superficie irregolare. In questo modo evita che il piatto sembri scivolare in avanti e rende le ombre più omogenee quando scatta sulla verticale. Sono due accessori semplici ma utilissimi!
2#Luce guida AF
Quando la luce scarseggia, mettere a fuoco può diventare difficile, ma i trigger Neewer VC-818TX con cui JP regola la potenza in remoto incorporano anche luci guida per l’autofocus. Sparano una griglia di motivi laser sul soggetto per aiutare il sistema ad agganciare il fuoco con rapidità e precisione, anche in interni poco illuminati.

3#Scattiamo dall’alto
Riprendere il cibo sulla verticale è un classico dei social media, perché è facile da fare con il telefono. Con un’attrezzatura più seria, poggiamo il piatto su un tavolo o su un fondale e saliamo su una scaletta. Manteniamoci paralleli al piatto e cerchiamo di tenerci bene in equilibrio, per evitare il mosso allo scatto.

4#Piatti splendenti!
Una delle armi segrete nell’arsenale di JP è una bottiglietta di glicerina, che ha spalmato sul filetto con un pennello da cucina per dargli una lucentezza che mette l’acquolina in bocca. Prima di scattare, ricordiamo sempre anche di ripulire il piatto con un panno, per rimuovere impronte e aloni che potremmo aver lasciato nel maneggiarlo.
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