L’antipasto. Studiamo le basi cominciando con le pietanze più piccole
Fotocamera sul treppiede
Priorità di diaframma
Impostiamo la fotocamera a priorità di diaframma (A o Av sulla ghiera), con apertura f/5.6 – è un valore abbastanza ampio, che ci aiuterà sia a tenere nitido il dettaglio che vogliamo isolare, sia a sfocare lo sfondo. Selezioniamo il più basso livello ISO nativo, in genere 100, per la massima qualità di immagine e attiviamo l’autoscatto, con ritardo di 2 secondi, per evitare di introdurre vibrazioni con la pressione del pulsante di scatto. Se abbiamo deciso di lavorare a mano libera, alziamo invece gli ISO fino a ottenere un tempo di scatto pari almeno al reciproco del doppio della lunghezza focale in uso (1/200 di secondo se abbiamo un obiettivo 100 mm, per esempio).
Fuoco sull’elemento più vicino
A questo punto, affiniamo la messa a fuoco. Usiamo la visualizzazione in Live View per analizzare l’anteprima sullo schermo posteriore. Il nostro antipasto potrebbe avere più elementi allineati: mettiamo a fuoco sul primo, per esempio il bocconcino di pollo più vicino di questo spiedino. Il resto del piatto si ammorbidirà naturalmente per via della limitata profondità di campo. Zoomiamo nell’immagine Live View e usiamo l’autofocus per mettere a fuoco, passiamo alla modalità manuale per bloccare l’impostazione e scattiamo.