Alle Gallerie d’Italia di Torino c’è molta attesa per la conferenza stampa odierna, in cui verrà presentata la mostra: Cristina Mittermeier. LA GRANDE SAGGEZZA, la prima retrospettiva europea sull’artista, che aprirà al pubblico da domani 14 marzo 2024 fino al 1° settembre 2024. L’esposizione, curata da Lauren Johnston in collaborazione con National Geographic, raccoglie circa 90 fotografie per rappresentare i lavori più significativi di questa grande artista pioniera della conservazione ambientale.
Grazie alla sua testimonianza, la fotografia diventa il veicolo più potente per avvicinare il pubblico alle questioni fondamentali del nostro tempo.
L’artista sarà ospite in un talk aperto al pubblico il 14 marzo alle ore 18.30.
Cristina Mittermeier: la mostra a Gallerie d’Italia Torino
Ho avuto il piacere di incontrare Cristina Mittermeier qualche mese fa, quando questa mostra era ancora in fase di preparazione. Ci eravamo salutate con la promessa di incontrarci nuovamente a Torino. In quell’occasione, mi ha raccontato dell’impegnativo lavoro di selezione che stava affrontando per: «Un’occasione emozionante, la prima grande mostra europea dedicata al mio lavoro»!
Un cammino espositivo in cui si disvela la bellezza del nostro pianeta, le diverse culture e tradizioni dei suoi abitanti: dai paesaggi alla fauna selvatica in continua evoluzione. Le storie di comunità di tutto il mondo che mantengono un legame con la natura e comprendono profondamente il delicato equilibrio del nostro ecosistema.
Raccontare la bellezza del pianeta
Cristina ha studiato biologia marina, perché fin da giovanissima era interessata alla questione ambientale, con una speciale predilezione verso il mondo degli oceani.
Si è avvicinata alla fotografia quando ha compreso che serviva una modalità più efficace e immediata per rendere accessibili al grande pubblico i temi al centro della sua ricerca. Ha così scoperto come la fotografia potesse diventare la chiave di accesso e di scoperta di un mondo da cui promana una particolare bellezza.
A questo proposito, aveva affermato: «Avrei potuto scegliere di denunciare quello che sta accadendo e di cui sono testimone, proponendo immagini di distruzione e degrado, ma non è così che vedo il mondo! Se vuoi davvero che le persone comprendano la bellezza del nostro pianeta e quanto sia fondamentale proteggerla, le devi coinvolgere, devi condividere con loro ciò che hai la fortuna di vedere, la diversità di cui è composto, gli esseri viventi che incontri».
Ed ecco che in questa mostra veniamo accolti da immagini che mostrano lo splendore e l’unicità di cui parla l’autrice e che sono frutto dei suoi numerosi viaggi e delle molteplici collaborazioni con comunità di tutto il mondo. L’esposizione ci coinvolge e riesce a trasmettere la necessità di rimanere connessi con la natura, di comprendere nella sua totalità il delicato equilibrio del nostro ecosistema planetario. Veniamo in contatto con usanze e tradizioni che si tramandano di generazione in generazione e percepiamo cosa si intenda per grande saggezza. Si tratta di maturare una consapevolezza nei confronti delle risorse del nostro ecosistema, di capire che ogni elemento è connesso a un altro e che l’equilibrio è possibile solo se ognuno di noi è disposto a prenderne parte.
Osservare le fotografie esposte in questa mostra vuol dire entrare in contatto con mondi mai così vicini e scoprire che: «esistono esperienze fondamentali comuni tra le persone più diverse». Cristina parla del suo lavoro, trasmettendo la dedizione e la passione che caratterizzano ogni parte della sua ricerca e della sua vita.
La fotografia di conservazione
La conservazione ambientale non è infatti il tema che emerge solo dalle sue fotografie, ma la questione intorno alla quale ha incentrato due importanti realtà nate grazie a lei. Ha prima fondato l’International League of Conservation Photographers creando una comunità globale di fotografi e registi professionisti che promuovono l’impatto della conservazione, attraverso la narrazione visiva etica. Da questo momento viene coniata l’espressione “fotografia di conservazione”.
Successivamente nel 2014 ha co-fondato con Paul Nicklen e Andy Mann SeaLegacy, l’ONG che si occupa di ricerca per preservare gli oceani, creando una nuova narrazione visiva rispetto a questo tema, attraverso il coinvolgimento di diverse figure professionali, che lavorano per riscrivere e amplificare un racconto volto alla conoscenza e alla salvaguardia dell’ecosistema marino e al quale tutti noi possiamo partecipare in maniera attiva e consapevole.
Artista, scienziata, attivista afferma: «Sono un’artista, sono una madre, un’amante della natura e come tale sento il bisogno di proteggerla. Quindi la mia risposta è sì, sono un’attivista nel senso di persona che agisce e che non può stare con le mani in mano, di fronte a ciò che sta accadendo. Come si può non essere attivisti»?
LA GRANDE SAGGEZZA è dunque un’opportunità per conoscere l’eredità che ognuno di noi è chiamato a custodire e a preservare, attraverso scelte consapevoli, al fine di preservare l’immensa e complessa bellezza del pianeta in cui viviamo, così come ci viene restituita dalle immagini di Cristina Mittermeier.
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Info
Cristina Mittermeir
LA GRANDE SAGGEZZA
dal 14 marzo al 1° settembre 2024
Talk aperto al pubblico: giovedì 14 marzo ore 18.30
SEDE
Gallerie d’ItaliaTorino
Piazza San Carlo 156, Torino
ORARI
Martedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.30; mercoledì dalle 9.30 alle 22.30.
Lunedì chiuso. Ultimo ingresso: un’ora e mezza prima della chiusura
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:
www.gallerieditalia.com
torino@gallerieditalia.com
Numero Verde 800.167619
CATALOGO
Edizioni Gallerie d’Italia | Skira, disponibile in edizione italiana e inglese.