Dal 16 dicembre 2021 al 4 marzo 2022, la Other Size Gallery di Milano ospita Silvia Camporesi con Domestica. Un diario per immagini nato tra le mura domestiche nei giorni difficili del lockdown di marzo-aprile 2020. Una testimonianza di come la fotografia abbia aiutato l’artista a superare i momenti più duri.
La mostra fotografica, curata da Claudio Composti, riunisce undici scatti di piccolo e grande formato. Particolare l’allestimento, che evoca le stanze della casa, inducendo in chi guarda le stesse emozioni che l’autrice ha provato nei giorni dell’isolamento.
Spiega il curatore: «Silvia ha immaginato mondi paralleli attraverso segni e oggetti quotidiani e inventato giochi e forme insieme alle figlie, per ingannare quel tempo che non passava mai e si svolgeva in giornate senza fine».
«Solo la fotografia e le idee sono state alleate per riempire un vuoto. La fantasia, l’amore e l’immagine fotografica di cose quotidiane, traslate nel loro significato, hanno reso possibile narrare un mondo che, senza colore, sarebbe rimasto afono e noioso».
Domestica di Silvia Camporesi
Anche il progetto di Silvia Camporesi aveva fatto parte del numero speciale de IL FOTOGRAFO dedicato al lockdown.
Ne scriveva Francesca Interlenghi: “Domestica è il nuovo progetto di Silvia Camporesi che racconta i giorni di questa quarantena italiana. Come servisse a misurare l’aria, lo spazio o il tempo, la fotografia cristallizza oggetti e presenze, luoghi fisici e metafisici. Sintassi di un presente che, seppur costretto al ripiegamento su se stesso, si rivela variegato e poliforme”.
“E guardandosi dentro scopre il rito puerile del gioco, pupazzi che serpeggiano per i pavimenti, la magia di occhi grandi e damascati, innocenza somma e perfetta che fa somigliare questa primavera a un luogo così grande, così folto, lontano dalla pandemia e senza importanza. E per un po’ non si sa più cosa pensare”.
“Complice il fatto di essere diventata mamma e mossa da un desiderio iniziale di indagare il lavoro della pedagogista Maria Montessori, l’autrice trova nel progetto Domestica una risposta attiva e creativa all’emergenza epidemiologica da Covid-19 che le permette di dilatare i propri confini offrendoli al senso di amplificazione tipico dell’arte fotografica”.