La World Photography Organisation ha annunciato i finalisti e i progetti selezionati del concorso Professional nell’ambito dei prestigiosi Sony Awards. Sono state ben 180.000 (il numero più elevato mai registrato) le immagini candidate nel concorso Professional dei Sony World Photography Awards 2023.
In totale il concorso ha visto la partecipazione di oltre 415.000 immagini provenienti da più di 200 paesi e territori.
Una finestra sul mondo
Mike Trow, presidente della giuria, ha commentato: «Abbiamo selezionato un gruppo di finalisti entusiasmanti e stimolanti, in grado di proporre un’ampia gamma di approcci narrativi. Da ardite reinterpretazioni dei canoni architettonici a stimolanti documentari, opere affascinanti e sentite».
«Tutte le categorie hanno proposto un’ampia gamma di opzioni selezionate dai nostri esperti e rispettati membri della giuria, incentrate su dibattiti profondi e attuali in merito alla verità narrativa e all’autonomia artistica, così come su questioni ambientali, politiche e sociali di più ampio respiro».
Tra i finalisti si cela il Photographer of the Year (Fotografo dell’anno) che sarà annunciato il 13 aprile. Lo stesso giorno si conosceranno anche i vincitori delle categorie Student, Youth e Open.
Sony Awards: i progetti finalisti
Architecture & Design
In questa categoria, la giuria ha selezionato In Memoriam: Muralla Roja by Ricardo Bofill (In Memoriam: Muralla Roja di Ricardo Bofill) di Andres Gallardo Albajar (Spagna). Un omaggio al celebre architetto spagnolo Ricardo Bofill, scomparso nel 2022, attraverso una serie di immagini di uno dei suoi più famosi edifici. Stal-Vernacular Animal Sheds (Stal – stalle vernacolari per animali) di Servaas Van Belle (Belgio) è una cronistoria dell’architettura delle stalle. Infine, in Cement Factory (Cementificio) Fan Li (China continentale) immortala le rovine di un cementificio abbandonato nella Cina meridionale.
Creative
In The Right to Play (Il diritto al gioco) Lee-Ann Olwage (Sudafrica) documenta l’emancipazione femminile tramite l’istruzione. In Africa Blues (Blues africano) Edoardo Delille e Giulia Piermartiri (Italia) evidenziano le conseguenze del cambiamento climatico in Mozambico utilizzando un proiettore per sovrapporre immagini di devastazione ambientale a scene di vita quotidiana. Infine, in Lupus Hominarius di Noemi Comi (Italia), a immagini di archivio fanno da contrappunto pennellate a colori vivaci per illustrare antichi racconti popolari, con protagonisti lupi mannari.
Sony Awards: Documentary Projects
Protagonista di Gaza struggles to accommodate the living and the dead as population grows (Gaza lotta per accogliere i vivi e i morti con il crescere della popolazione) di Mohammed Salem (Territori palestinesi) è una famiglia che, a causa del sovraffollamento della regione di Gaza, è costretta a vivere in un cimitero. In The Women’s Peace Movement in Congo (Il movimento per la pace delle donne congolesi) Hugh Kinsella Cunningham (Regno Unito) fa luce sui contributi spesso trascurati delle donne locali alle iniziative di pace in corso nella Repubblica democratica del Congo.
Ancora, in Inside the Hamar Weyne Fish Market. The Heart of Mogadishu, Somalia (All’interno del mercato del pesce di Hamar Weyne. Il cuore di Mogadiscio, Somalia) Tariq Zaidi (Regno Unito) fotografa l’energia e l’atmosfera del mercato del pesce più trafficato della città.
Environment
The Dying River (Il fiume morente) di Jonas Kakó (Germania) testimonia il graduale prosciugarsi del fiume Colorado, analizzando i modi in cui le comunità locali e il loro stile di vita hanno impattato sul fiume e l’ambiente. Miruku di Marisol Mendez (Bolivia) e Federico Kaplan (Argentina) si concentra sul rapporto tra vulnerabilità climatica e disuguaglianza di genere attraverso la storia di una comunità indigena di La Guajira, in Colombia. Green Dystopia (Distopia verde) di Axel Javier Sulzbacher (Germania) analizza le violenze scatenate dalla crescente domanda di avocado a Michoacán, Messico.
Landscape
Event Horizon (Orizzonte degli eventi) di Kacper Kowalski (Polonia) raccoglie una serie di schemi di ghiaccio astratti, formatisi in inverno su vari specchi d’acqua in Polonia. In Postcards from Afghanistan after forty years of war (Cartoline dall’Afghanistan dopo quarant’anni di guerra) Bruno Zanzottera (Italia) cattura le cicatrici subite dal paesaggio afgano. Infine, Loss and Damage di Fabio Bucciarelli (Italia) si sofferma sulla distruzione provocata da quattro anni consecutivi di inondazioni in Sud Sudan.
Portfolio
In Riverland and other projects (Terra dei fiumi e altri progetti) Marjolein Martinot (Paesi Bassi) cattura le atmosfere di una lunga estate nella Francia meridionale. In Portfolio Marylise Vigneau (Francia) accosta momenti contrastanti: da un vecchio veterano convalescente dal Covid al ritratto di una bimba di Lahore. Portfolio di James Deavin (Regno Unito), realizzato in Arabia Saudita, contrappone ritratti di lavoratori migranti a immagini all’insegna dello svago.
Sony Awards Professional: Portraiture
Afghanistan’s Girl Athletes (Atlete afgane) di Ebrahim Noroozi (Iran) ritrae una serie di donne con l’equipaggiamento delle discipline sportive che i talebani hanno loro vietato di praticare. Our War (La nostra guerra) di Edgar Martins (Portogallo) è un omaggio all’amico Anton Hammerl, fotoreporter ucciso nel 2011 durante la guerra civile libica. Egungun di Jean-Claude Moschetti (Francia) si sofferma sui costumi tradizionali indossati in Benin nell’ambito dei rituali vudù con cui si onorano gli spiriti degli antenati.
Sport
In Female Pro Baseball Player Succeeds in All Male Pro League (Successo di una giocatrice professionista di baseball in un campionato professionistico maschile), Al Bello (Stati Uniti) documenta le imprese di Kelsie Whitmore, prima giocatrice professionista di baseball femminile a partecipare a un campionato professionistico maschile.
Mundialito di Andrea Fantini (Italia) evoca le emozioni che caratterizzano una delle più importanti coppe di calcio indigeno in Sudamerica. Fallou Diop, the Unpredicted Hope of the Racetrack (Fallou Diop, imprevista speranza della pista) di Thomas Morel-Fort (Francia) segue un giovane fantino intento a farsi un nome sulle piste del Senegal.
Still life
Cosa lasceremo dietro di noi? A questa domanda prova a rispondere Cryogenia di Jagoda Malanin (Polonia). Si tratta di un’opera dedicata al periodo geologico noto come Cryogeniano, rappresentato da una serie di fotografie di piccoli tesori scelti dalla figlia dell’artista e congelati fino a trasformarli in sculture di ghiaccio. The Sky Garden (Il giardino celeste) di Kechun Zhang (Cina continentale) riunisce una serie di immagini surreali raffiguranti piante e rocce issate nell’aria da gru. Infine, La Visita di Carloman Macidiano Céspedes Riojas (Perù) documenta i pasti richiesti dai detenuti di una prigione nel nord del Perù. Le immagini rispecchiano la tenerezza e l’affetto manifestati dalle famiglie in visita.
Wildlife & Nature
Billions of Synchronous Fireflies Light up a Tiger Reserve (Miliardi di lucciole sincronizzate illuminano una riserva naturale dedicata alle tigri) di Sriram Murali (India) riproduce l’abbagliante spettacolo offerto dalle luci sincronizzate di migliaia di lucciole. In Small Backlit Animals (Piccoli animali retroilluminati) Adalbert Mojrzisch (Germania) rivela invece i colori e i motivi sorprendentemente vividi offerti da una serie di insetti osservati al microscopio.
Infine, in Cities Gone Wild (Città selvagge), Corey Arnold (Stati Uniti) si mette sulle tracce di orsi bruni, coyote e procioni negli Stati Uniti, scoprendo come questi animali hanno imparato a coesistere con gli esseri umani in ambienti urbani.