Fotografare i paesaggi richiede un’attenzione particolare ai colori. Vediamo qual è la filosofia che ci sta dietro e come esaltarli.

26 Gennaio 2023 di Redazione Redazione

Eccoci a un nuovo appuntamento della rubrica che ci svela tecniche e trucchi per fotografare i paesaggi in modo originale. Dopo aver parlato di composizione e luce, ora è il momento di approfondire il colore.

Fotografare i paesaggi: #3 La filosofia del colore

11 – Cerchiamo un’unica, forte tonalità

Perché un’immagine a colori sia davvero efficace, il colore deve essere un elemento forte. Il fotografo Nigel Forster suggerisce di cercare una tonalità dominante contrapposta a un fondale più neutro, anche grigio, come può capitare di trovare in ambiente urbano. Consiglia anche di dedicarci al colore nelle giornate nuvolose con luce limpida e buona visibilità, perché queste condizioni sono eccellenti per dare vigore ai colori.

Se viviamo in una zona rurale, proviamo a riprendere un campo di girasoli o un prato di papaveri rossi contro un cielo grigio e cupo. In zone industriali, il nostro fondale grigio può essere creato con palazzi e costruzioni. Sul mare, invece, sostituiamo il grigio con il blu e cerchiamo il contrasto tra le tonalità dorate della sabbia e l’azzurro del mare. 

12 – Quasi mono

Possiamo puntare anche a un effetto monocromatico e costruire lo scatto intorno a un solo colore. Questo genere di immagine di norma è realizzato all’alba, con un po’ di nebbia o foschia. Se scattiamo in direzione del sole che sorge, la nebbia diffonde il colore della luce e, allo stesso tempo, ammorbidisce i dettagli, creando un acquarello di arancioni, gialli e rosa. Può succedere anche che tinga tutto
di rosso, ma è meno frequente.

Spesso questo tipo di luce evidenzia il digradare dei piani, con sfumature che schiariscono progressivamente con la distanza. Se vogliamo concentrarci su questo effetto, usiamo un teleobiettivo, per comprimere i piani e accentuare la bidimensionalità dell’immagine.

13 – Luce mista e ora blu

Possiamo ottenere risultati molto particolari sfruttando un’illuminazione mista, sia al crepuscolo sia di notte, al buio. Di fatto, la luce naturale (sia nell’ora blu, sia sotto un cielo nero) diventa il nostro sfondo, cui dobbiamo sommare una luce artificiale per ottenere colore e luci alte.

La sorgente artificiale può essere ambientale (per esempio in ambiente urbano, o quando riprendiamo una struttura o una costruzione illuminata nel paesaggio), oppure possiamo pennellare la nostra luce con una torcia, applicando la tecnica della pittura luminosa. Le scie rosse dei fanali delle auto possono essere di particolare efficacia.

14 – Colore a seconda del contesto

Secondo Nigel, il luogo in cui abitiamo può influenzare molto i colori dominanti nelle nostre immagini. Per esempio, spiega, in una zona rurale dominerà il verde, con variazioni sull’arancione in autunno. Sul mare, o vicino a grandi laghi e fiumi, sarà più probabile lavorare su blu, azzurri e grigi. In un borgo storico o una città d’arte, l’enfasi cadrà su marroni, rossi e grigi, mentre in quartieri contemporanei avremo argenti, grigi acciaio e riflessi blu.

Naturalmente, questa è un’ampia generalizzazione, ma è facile che il nostro portfolio la rispecchi. Osserviamo l’ambiente, studiamone i colori dominanti e cerchiamo di immaginare come possono guidarci nella nostra ricerca stilistica.

15 – Fotografare i paesaggi: palette di stagione

Siamo tutti coscienti dell’influenza delle stagioni sui colori del paesaggio, quindi perché non dedicare un piccolo progetto al tema? Cerchiamo una scena abbastanza vicina a casa, in modo da poterci tornare nelle diverse stagioni e con diverse condizioni climatiche. Nigel racconta di avere alcuni luoghi, nella sua zona, dove ama tornare, anche perché sono abbastanza vicini da non richiedere programmazione.

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