Una mostra al MUDEC celebra Robert Capa, il più grande fotoreporter di tutti i tempi, attraverso gli eventi cruciali della Storia.

10 Novembre 2022 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Dall’11 novembre 2022 al 19 marzo 2023 il MUDEC – Museo delle Culture di Milano ospita Robert Capa. Nella Storia, la mostra che celebra “il più grande fotoreporter di guerra del mondo” a 110 anni dalla sua nascita.

Realizzata grazie alla collaborazione con l’agenzia Magnum Photos, la mostra riunisce oltre ottanta stampe fotografiche, alcune delle quali mai esposte prima in Italia, cui si affiancano una rara intervista rilasciata dal fotoreporter a una radio americana nel 1947 e alcuni documenti d’epoca.

Robert Capa, Soldati tedeschi fatti prigionieri dalle forze americane, Regione di Bastogne, Belgio, 23-26 dicembre 1944 © Robert Capa © International Center of Photography/Magnum Photos

La mostra di Robert Capa al MUDEC di Milano

A curare il percorso espositivo è Sara Rizzo che spiega come il taglio scelto per questa mostra sia cronologico. Attraverso sette sezioni, infatti, si ripercorrono i più importanti reportage in bianco e nero realizzati dal reporter. Dagli esordi a Berlino e Parigi (1932-1936) alla guerra civile spagnola (1936-1939); dall’invasione giapponese in Cina (1938) alla seconda guerra mondiale (1941-1945); dal reportage di viaggio in Unione Sovietica (1947) a quello sulla nascita di Israele (1948-1950). Fino all’ultimo incarico come fotografo di guerra in Indocina (1954), dove troverà la morte.

«Vent’anni di attività che possono sembrare pochi ma che racchiudono in realtà gli anni cruciali della storia del Novecento», commenta la curatrice.

Robert Capa, Conferenza di Leon Trotsky, Copenaghen, Danimarca, 27 novembre 1932 © Robert Capa © International Center of Photography/Magnum Photos

Ad accogliere i visitatori, tra le prime immagini, il ritratto di Leon Trotsky, realizzato a Copenaghen nel 1932. «Capa ha diciannove anni», spiega Sara Rizzo. «Trotsky non vuole essere fotografato perché è già stato esiliato e teme per la sua vita. Capa si infila la sua Leica, macchina compatta presente sul mercato da pochi anni, si avvicina al palco e scatta un intero rullino». In questa prima fotografia, dunque, «c’è già tutto il Capa che verrà dopo, questo tentativo di essere sempre al centro della scena, di essere sempre vicino ai soggetti che fotografa».

Il reportage in Unione Sovietica

Accanto alle fotografie più iconiche, come Morte di un miliziano lealista o gli scatti realizzati durante lo sbarco alleato in Normandia, la mostra presenta anche quindici opere mai esposte prima in Italia. Immagini che fanno parte del reportage realizzato da Robert Capa in Unione Sovietica nel 1947 quando, al seguito dello scrittore John Steinbeck, visita alcuni luoghi emblematici, da Mosca a Stalingrado.

Poco interessato alla politica, Capa cerca soprattutto di focalizzarsi sulle persone. Vuole capire come vive la gente in Unione Sovietica. Uno sguardo che caratterizza tutte le sue fotografie, da cui evidente traspare la grande umanità che lo ha sempre accompagnato, la profonda empatia con i soggetti fotografati, in particolare la gente comune, in cui spesso riconosce il suo riflesso. 

Info

La mostra è prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, in collaborazione con l’agenzia Magnum Photos, promossa dal Comune di Milano-Cultura.

MUDEC – Museo delle Culture
Via Tortona 56, Milano
Orari: lunedì 14.30-19.30; martedì, mercoledì, venerdì, domenica 9.30-19.30; giovedì e sabato 9.30-22.30.

www.mudec.it

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