A Cortona le mostre di Massimo Vitali e del caso “Africo” organizzate da Intesa Sanpaolo e Gallerie d’Italia.

4 Agosto 2023 di Redazione Redazione

Il fotografo Massimo Vitali è tra i protagonisti della 13esima edizione di Cortona On The Move. La sua mostra, Standing Still, è organizzata da Intesa Sanpaolo, Main Partner del festival, che presenta anche Il caso “Africo”, con immagini dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo.

Intesa Sanpaolo Cortona On The Move reportage su Africo
© Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo

Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo, commenta: «Continua la nostra presenza al fianco del festival di Cortona, in piena sintonia e condivisione con il lavoro di Gallerie d’Italia di Torino attorno alla fotografia. Quanto fatto insieme sottolinea il valore e l’efficacia di questa forma d’arte, capace di raccontare e approfondire il presente, nonché di aprire riflessioni sulla storia del Paese grazie all’inesauribile patrimonio di immagini del nostro Archivio Publifoto».

Massimo Vitali a Cortona On The Move

Standing Still, in partnership con Intesa Sanpaolo e Gallerie d’Italia, testimonia il lungo lavoro di ricerca di Massimo Vitali attraverso una selezione di lavori iconici, dagli anni Novanta a oggi.

Da oltre venticinque anni, infatti, l’artista fotografa spazi di aggregazione della nostra società: discoteche, concerti, parchi e, soprattutto, spiagge. Protagonisti assoluti della fotografia di Vitali siamo quindi noi, come soggettività e come collettività, che nel tempo modifichiamo il modo di abitare gli spazi e tessiamo relazioni interpersonali, in un delicato equilibrio tra aggregazione e dispersione, presenza e assenza, folle e solitudini.

Valentino (Tino) Petrelli e Il caso “Africo”

Alle folle fotografate da Vitali fanno da contraltare gli scatti di abbandono e solitudine de Il caso “Africo”, a cura di Paolo Woods. La mostra permetterà di ammirare per la prima volta nella sua integrità il reportage che Valentino (Tino) Petrelli realizzò nel 1948 per L’Europeo nel paese dell’Aspromonte divenuto emblema della “questione meridionale”, dove oltre 2.000 persone vivevano in condizioni disumane.

Nel marzo del 1948 arrivarono ad Africo il giornalista Tommaso Besozzi e il fotografo Valentino (Tino) Petrelli dell’agenzia fotogiornalistica Publifoto. Le foto pubblicate furono solo cinque, ma servirono a scuotere dall’indifferenza un Paese che cercava faticosamente di uscire dalle macerie, morali e materiali, della guerra. Quando, nel 1951, un’alluvione distrusse Africo, l’eco di quel reportage indusse il Governo a trovare le risorse economiche per la costruzione di nuovi caseggiati, cancellando il ricordo del vecchio abitato.

Ed è proprio al reportage di Petrelli che è affidata la memoria di Africo “vecchio” e della vita delle persone che vi abitarono.

Il progetto vede la supervisione scientifica di Barbara Costa; la ricerca iconografica è a cura di Serena Berno e Silvia Cerri.

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