Dal 17 dicembre, al Museo Diocesano di Cremona “Exodus” di Nicolò Filippo Rosso: una testimonianza della drammatica condizione dei migranti.

16 Dicembre 2022 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Dal 17 dicembre 2022 al 17 febbraio 2023 Nicolò Filippo Rosso presenta al Museo Diocesano di Cremona Exodus, progetto che ha già ottenuto diversi riconoscimenti, come il World Report Award – Documenting Humanity e l’Eugene Smith Fund Grant.

Nicolò Filippo Rosso
Una ragazzina guarda il bicchiere di plastica vuoto con cui chiede l’elemosina, lungo una strada della capitale Bogotà. Colombia © Nicolò Filippo Rosso

Curata da Laura Covelli, la mostra è realizzata dal Festival della Fotografia Etica di Lodi. Che rinnova, dunque, la sua vicinanza a Cremona. Commenta Alberto Prina, coordinatore del festival: «Il festival è presente con mostre fotografiche nella città di Cremona da ben quattro anni. Per questo siamo molto felici di poter collaborare con il Museo Diocesano che offre al proprio pubblico la possibilità di immergersi in opere d’arte e tesori artistici della diocesi, e al contempo, grazie alla fotografia, approfondire il contemporaneo».

Nicolò Filippo Rosso in mostra a Cremona

In Exodus, Nicolò Filippo Rosso denuncia la drammatica condizione di migliaia di migranti dell’America Latina, costretti ad affrontare viaggi estenuanti alla ricerca di un futuro migliore. Le fotografie esposte sono il frutto di oltre quattro anni trascorsi dal fotografo fra Venezuela, Colombia, Guatemala e i confini di Messico e Stati Uniti. Durante i quali ha fotografato il dolore, i lutti e le speranze dei migranti.

Decenni di guerre civili, povertà endemica o violenza spingono migliaia di persone ad abbandonare la loro terra senza avere la sicurezza di trovare condizioni migliori di quelle che lasciano. Lungo il cammino, attraversando terre di confine controllate da bande e gruppi ribelli, le persone sono esposte alla tratta e al reclutamento. Alcuni non raggiungeranno mai la loro destinazione, altri continueranno a spostarsi. Circa mezzo milione sono bambini: un numero sottostimato perché non tutti vengono registrati e spesso non sono accompagnati.

Jessica Rivas, 30 anni, è sdraiata a terra svenuta durante gli scontri tra i migranti, decisi ad attraversare il Guatemala, e gli agenti di polizia. Suo figlio Isaac, di 4 anni, piange non vedendo sua madre rinvenire. Vado Hondo, Guatemala © Nicolò Filippo Rosso

Racconta Laura Covelli: «Un percorso espositivo caratterizzato da immagini a grande formato e di impatto che ci trasportano dentro le storie e che hanno l’obiettivo di smuovere le coscienze per abbattere l’indifferenza e comprendere le radici di un tema complesso come le grandi migrazioni. La contaminazione di linguaggi differenti all’interno di un museo diocesano è fondamentale per arricchire la consapevolezza e per includere un pubblico sempre più vasto».

Info

Sabato 17 dicembre, alle ore 11, si terrà l’inaugurazione a libero accesso. Alberto Prina e Laura Covelli terranno una visita guidata aperta al pubblico per raccontare il lavoro del fotografo.

Orari della mostra: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.

www.museidiocesicremona.it

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