In collaborazione con il Festival della Fotografia Etica di Lodi, Biella ospita quattro mostre di fotografia.

4 Aprile 2024 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Fino al 1° maggio 2024 Biella ospita quattro mostre di fotografia nell’ambito del progetto “Il passato che saremo”. Ideato dallo studio Anna Fileppo, in collaborazione con il Festival della Fotografia Etica di Lodi, il progetto vede al centro i lavori degli studenti di alcuni istituti scolastici biellesi di primo e secondo grado e dei ragazzi seguiti da alcune associazioni del territorio che curano l’inserimento e l’inclusione di persone diversamente abili, esposti al Lanificio Maurizio Sella e a Palazzo Ferrero insieme ai lavori di Alessandro Cinque, Felipe Fittipaldi, Isabella Franceschini e Vincent Tremeau.

Quattro mostre di fotografia a Biella

Il Lanificio Maurizio Sella ospita dunque i lavori di Alessandro Cinque e Felipe Fittipaldi. Il primo presenta Alpaqueros, progetto vincitore della categoria Short Story Award nell’edizione 2023 del World Report Award | Documenting Humanity, concorso promosso dal Festival della Fotografia Etica. Gli scatti testimoniano le condizioni di vita di alcune comunità peruviane di allevatori di alpaca, il cui lavoro e il territorio in cui vivono sono costantemente minacciati dai cambiamenti climatici.

Alessandro Cinque, Alpaqueros mostre di fotografia Biella
Alpaqueros © Alessandro Cinque

Di Felipe Fittipaldi si può ammirare Eustasy, progetto vincitore della categoria Master Award nell’edizione 2022. Ancora una volta il tema è quello degli effetti dei cambiamenti climatici. In particolare l’erosione della costa provocata dall’innalzamento del livello degli oceani che rischia di far scomparire la cittadina brasiliana di Atafona.

Eustasy © Felipe Fittipaldi
Eustasy © Felipe Fittipaldi

In contemporanea, a Palazzo Ferrero sono allestite altre due mostre provenienti dal Festival della Fotografia Etica di Lodi. One Day, I Will di Vincent Tremeau, in collaborazione con OCHA, focalizza l’attenzione sui conflitti. Le immagini evidenziano in particolare il ruolo cruciale dell’istruzione per le bambine e per le ragazze nelle crisi umanitarie, con l’obiettivo di garantire la loro sicurezza e le opportunità future.

Tasnim Sultana, 10, Bangladesh, Vincent Tremeau per OCHA
Tasnim Sultana, 10, Bangladesh © Vincent Tremeau per OCHA. One Day I Will Be A… Teacher: “I want to be a teacher because it is a professional job. My hobby is teaching and I like my teacher, so I want to be a teacher”.

Infine, Becoming a Citizen di Isabella Franceschini mostra il contributo che i più giovani possono dare al dibattito pubblico, al cambiamento sociale, alla difesa dei diritti attraverso i Consigli comunali dei ragazzi, introdotti nel 1997, che promuovono la partecipazione dei giovani agli organismi politici. Il progetto narra la storia della giovane Michelle Lamieri, eletta come vicesindaca all’età di 10 anni e come sindaca nel 2019 nella cittadina di Castel San Pietro Terme. Come lei, tante altre ragazze e ragazzi in Italia sostengono i valori democratici e contribuiscono alla costruzione di un mondo più equo.

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