A Milano, cinquanta fotografie di Romano Cagnoni che ne testimoniano la capacità di posare lo sguardo sull’uomo.

16 Ottobre 2023 di Redazione Redazione

Fino al 31 ottobre 2023, lo spazio espositivo Atelier Balderi a Milano ospita la mostra di Romano Cagnoni Eye on Humanity. A cura di Ivo Balderi e della Fondazione Romano Cagnoni, e inserita nella programmazione di Photofestival, l’esposizione riunisce una selezione di 50 fotografie a colori e in bianco e nero del celebre fotografo, tra i più rappresentativi del Novecento.

Romano Cagnoni: la mostra a Milano

È lo stesso Ivo Balderi ha spiegare il titolo della mostra, che vuole celebrare la capacità di Romano Cagnoni (1935-2018) di posare il suo sguardo sull’uomo, prima ancora che sulle vicende che lo riguardano. «Le situazioni esistenziali attraversate da Romano Cagnoni – spiega il curatore – gli hanno permesso di vedere le emozioni degli esseri umani messe a nudo. Questo è ciò che gli interessava, ciò che fotografava».

mostra Cagnoni a Milano
Romano Cagnoni, 1991, Croazia, Nustar

«È stato in prima linea a documentare azioni di guerra, e nelle retrovie, a raccontare la quotidianità e l’indicibile dolore delle popolazioni travolte dai conflitti. Tutto ciò con una capacità di vedere oltre i fatti della cronaca fotogiornalistica ordinaria. La sua narrazione di avvenimenti destinati a modificare irreversibilmente l’ordine mondiale diventa un susseguirsi di fotogrammi in grado di suscitare attenzione, riflessione, curiosità e stupore».

«Romano Cagnoni ha scritto per immagini una sintesi della storia mondiale contemporanea. Osservate a distanza di tempo, le sue fotografie sono diventate “segni” universali che, esaurita la funzione documentaristica, testimoniano in modo lucido e sensibile la straordinaria e drammatica storia dell’uomo».

Ho Chi Minh
Romano Cagnoni, 1965, Il presidente Ho Chi Minh e il primo ministro Phan Van Dom, Palazzo presidenziale, Hanoi

In mostra si potranno dunque ammirare alcuni degli scatti che hanno scandito la sua lunga carriera e che lo hanno portato in alcuni dei luoghi più caldi del pianeta. Dal Vietnam del Nord nel ’65, dove accede come primo fotografo occidentale indipendente, riuscendo a ritrarre Ho Chi Minh, al Biafra nel ’68-’69, dove documenta il più cruento conflitto dell’Africa post-coloniale. Ancora il Sudamerica di Fidel Castro, Salvador Allende e Juan Perón. L’Irlanda del Nord, la guerra dello Yom Kippur nel ’73, per arrivare all’invasione Sovietica in Afghanistan nell’80 e in Polonia nell’81, per continuare nella ex-Yugoslavia negli anni ’90, in Cecenia nel ’95 e in Siria nel 2015, all’età di 80 anni.

Info

Atelier Balderi presso Archivio Iginio Balderi
Via Ausonio 20, Milano

Orari: dal giovedì alla domenica dalle 15.30 alle 19.30. Ingresso libero

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