Oltre alla mostra di Robert Capa e Gerda Taro, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia a Torino ospita fino al 14 aprile 2024 altre due esposizioni, dedicate a due grandi protagonisti della fotografia italiana del Novecento: Ugo Mulas e Michele Pellegrino.
Ugo Mulas / I graffiti di Saul Steinberg a Milano
A cura di Archivio Ugo Mulas e Walter Guadagnini, la mostra Ugo Mulas / I graffiti di Saul Steinberg a Milano è una testimonianza preziosa del lavoro del disegnatore e illustratore Saul Steinberg (1914-1999) a Milano. Nel 1961, infatti, lo Studio BBPR incarica Steinberg di realizzare una decorazione a graffito dell’atrio della Palazzina Mayer. Steinberg a sua volta chiede a Mulas, che già da tempo aveva numerosi legami con il mondo dell’arte e dell’architettura, di fotografare questa straordinaria opera, nella sua interezza e nei particolari.
Ristrutturata di nuovo la palazzina nel 1997, e distrutti i graffiti, restano solo le fotografie di Ugo Mulas, indelebile testimonianza dell’intervento di Steinberg. Proprio da lì si è ripartiti per questa mostra che ripropone in scala l’intera decorazione, in una puntuale ricostruzione dello spazio della Palazzina Meyer. Una selezione di una quindicina di fotografie – tutte vintage – permette di entrare in profondità nel lavoro di questi due grandi rappresentanti dell’arte del XX secolo. Di apprezzare la fantasia iconografica di Steinberg e la lucidità poetica dell’occhio di Mulas.
La mostra è realizzata in collaborazione con l’Archivio Ugo Mulas di Milano. È inoltre accompagnata da un volume edito da Dario Cimorelli Editore, curato da Dario Borso, autore del testo critico e della ricerca che ha permesso la ricostruzione dell’intera vicenda. Il libro contiene le immagini di Mulas e il dattiloscritto inviato da Steinberg al fotografo in cui l’artista spiega l’iconografia e il senso della sua opera.
Michele Pellegrino. Fotografie 1967-2023
A cura di Barbara Bergaglio, l’antologica dedicata a Michele Pellegrino (Chiusa di Pesio, CN, 1934) riunisce 50 immagini che ne ripercorrono l’intera attività professionale e artistica. I temi sono quelli a lui più cari: le montagne, la ritualità, i volti e momenti del mondo contadino. A completare l’esposizione, uno studio del paesaggio botanico e una selezione digitale dell’archivio del fotografo.
Cinque le sezioni. Esodo. Storie di uomini e di montagne raccoglie alcune stampe dei reportage realizzati negli anni Settanta tra le valli cuneesi. Visages de la Contemplation è il progetto artistico dedicato al tema della clausura. Parallelamente all’attività professionale, infatti, Pellegrino indaga questa realtà nascosta, conquistando fiducia e riuscendo a entrare, attraverso il passaparola, in conventi e abbazie italiane e francesi.
Scene di matrimonio nasce dai servizi fotografici di nozze, durante i quali, oltre alle fotografie ufficiali, Pellegrino fissa sulla pellicola momenti dei preparativi e della festa colti con simpatia e un pizzico di ironia. Le fotografie dedicate alla montagna sono invece proposte nella sezione Le nitide vette. Infine, Langa racconta questa zona molto nota del Piemonte attraverso poche, intense immagini, lontane dagli stereotipi che accompagnano questo territorio.
La mostra è organizzata da CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino e Fondazione CRC a cui Michele Pellegrino ha donato il suo archivio nel 2017. È accompagnata da un catalogo edito da Dario Cimorelli Editore con testi di Barbara Bergaglio e Mario Calabresi.