Luigi Avantaggiato, Mattia Balsamini, Michele Borzoni e Rocco Rorandelli sono i vincitori di ISPA – Italian Sustainability Photo Award, premio fotografico dedicato alla sostenibilità, giunto alla quarta edizione.
Il concorso, che ha visto la partecipazione di quasi 4mila scatti, è organizzato dall’agenzia Parallelozero in collaborazione con il main sponsor PIMCO, ed è stato affiancato dai partner tecnici Nikon, Lowepro e per la prima volta da FUJIFILM Italia.
Ambiente, società, governance
Intento del premio è quello di raccontare, attraverso la fotografia, progetti, obiettivi, soluzioni di sostenibilità nei tre ambiti sintetizzati dall’acronimo ESG: ambientale, sociale, di governance.
Davide Scagliola, ad di Parallelozero, esprime la sua soddisfazione per l’ampia partecipazione a questa edizione, a riprova di quanto il tema della sostenibilità sia sentito e trovi un’eco importante tra i fotografi. «Tante fotografie e tante storie sono arrivate dall’Italia e da molti altri paesi del mondo, a conferma dell’importanza del tema proposto, un concetto tanto affascinante quanto, alle volte, sfuggente. Ma il 2023 è stato un anno importante anche perché, grazie al partner tecnico FUJIFILM, abbiamo portato le fotografie in mostra in molte località italiane». A questo proposito, fino al 14 aprile 2024, il museo Lumen di Bolzano ospita la mostra di Tomaso Clavarino, vincitore del Grant 2022.
Prosegue Scagliola: «Abbiamo inoltre organizzato diversi ISPA Talk, un format di eventi attraverso il quale abbiamo dato voce ai fotografi di ISPA e a esperti di comunicazione, giornalisti, divulgatori e ricercatori per dialogare sui temi cari all’acronimo ESG, fulcro di tutte le edizioni del premio. In fondo è questa la vera sfida che noi di ISPA ci siamo posti fin dall’inizio: raccontare storie positive e soluzioni coraggiose di sostenibilità».
I vincitori di ISPA
Luigi Avantaggiato si aggiudica il riconoscimento per la Miglior foto singola, premiata con 1.500 euro.
Questa la motivazione della giuria: “Le mosche si muovono frenetiche all’interno di questa stanza illuminata di azzurro. Un’immagine suggestiva attraverso la quale Luigi Avantaggiato ci racconta una storia positiva, che unisce la conoscenza e l’inventiva alla sostenibilità. Le Hermetia illucens, meglio conosciute come Mosche Soldato Nero, vengono allevate non solo per produrre farine proteiche ma anche – grazie alla voracità delle larve – per smaltire enormi masse di rifiuti organici e produrre mangimi. Senza generare spreco”.
Protege Noctem (If darkness disappeared) di Mattia Balsamini è la Miglior storia fotografica, premiata con 3.000 euro.
“Un lavoro onirico e inaspettato, Protege Noctem, con il quale Mattia Balsamini ci accompagna – con la sua fotografia scrupolosa – in un mondo che stiamo dimenticando: quello della notte. A causa della massiccia presenza di luci artificiali, buona parte della popolazione mondiale non ha mai visto e mai vedrà in vita sua la galassia della quale facciamo parte, la Via Lattea, ma anche molte delle stelle che segnano il firmamento. Il problema non è solamente estetico: come sostiene il Parlamento Europeo tocca anche la questione della biodiversità ed è concausa nell’incremento di una serie di malattie. La documentazione di Balsamini diviene così denuncia attiva, mirata alla sensibilizzazione della pubblica opinione rispetto a un tema poco conosciuto e raramente affrontato in sede istituzionale”.
Il Grant
Infine, Michele Borzoni e Rocco Rorandelli con WE – Comunità che difendono l’ambiente si aggiudicano il Grant da 10.000 euro per lo sviluppo di un progetto fotografico.
“Il progetto di Michele Borzoni e Rocco Rorandelli affronta con un linguaggio pulito ed essenziale un tema di stretta attualità: come vivere in maniera sostenibile attraverso scelte collettive e consapevoli. I fotografi hanno percorso la penisola italiana alla ricerca di esperienze virtuose, forme di impegno attive e coraggiose che partono spesso dal basso e diventano strumenti di crescita sociale. Un modello di azione che è al tempo stesso presa di coscienza: si agisce insieme perché la forza del cambiamento si nutre delle relazioni fra gli individui”.