Nella nostra rubrica dedicata alle modalità di scatto non poteva mancare un approfondimento sugli ISO e su come gestirli.

15 Novembre 2022 di Redazione Redazione

Prosegue la nostra rubrica dedicata alle modalità di scatto offerte dalle Canon EOS. Dopo aver visto le modalità con priorità di diaframma e priorità dei tempi, oggi approfondiamo tutti gli aspetti riguardanti gli ISO.

Modalità di scatto e ISO

Nelle modalità Av, Tv e Manuale possiamo regolare gli ISO della nostra Canon per stabilire il livello di amplificazione del segnale, quindi (detto impropriamente, ma per fare chiarezza) la “sensibilità” del sensore alla luce.

Un’impostazione bassa, come ISO 100-200, ci permette di tenere a bada il rumore elettronico. Nonché di utilizzare aperture più strette e tempi di posa più lenti – ad esempio quando riprendiamo paesaggi con un grandangolare e con la macchina sul treppiede. Un valore alto, quale ISO 1.600-3.200, può essere necessario per ottenere una velocità dell’otturatore elevata per soggetti in rapido movimento, per evitare il camera shake quando si utilizza un obiettivo lungo a mano libera e, non da ultimo, per scattare in condizioni di luce precarie.

Qualche esempio

ISO alti con soggetti veloci

Spiega Guy Edwards, fotografo professionista di viaggi, paesaggi e natura: «I piccoli gufi come quello della foto in alto prendono il volo in modo incredibilmente rapido e senza preavviso. Quindi un’alta frequenza di scatto e un tempo di posa rapido sono fondamentali per catturare un’immagine nitida. In questo caso, ho sfruttato l’otturatore elettronico della mia Canon EOS R5 per arrivare a raffiche da 20 fps, con un tempo di 1/4.000 di secondo a ISO 4.000. Per le immagini d’azione, mantengo sempre una velocità dell’otturatore elevata, anche se ciò comporta ISO alti. D’altra parte, il rumore è facilmente gestibile con software come Topaz DeNoise AI, mentre il mosso è irreparabile».

Notturni con luna

modalità di scatto
Foto di Guy Edwards

«La luna si muove in modo sorprendentemente rapido quando viene osservata con un teleobiettivo da 300 mm. Quindi per catturare questa eclissi lunare parziale sopra la città di Castiglione d’Orcia, in Toscana, ho dovuto utilizzare ISO 3.200 per ottenere una velocità dell’otturatore di 1/60 di secondo, sufficiente a congelare il movimento del satellite», racconta Guy.

«Ho anche dovuto scattare una serie di esposizioni in bracketing da “fondere” poi in Adobe Lightroom con la funzione Unisci come HDR per catturare tutti i dettagli di questa scena ad alto contrasto. Il software DxO PureRAW ha infine contribuito a ridurre il rumore nei file RAW».

Luce morbida, meno ombre

Foto di Guy Edwards

«La luce soffusa di una giornata nuvolosa è un po’ sottovalutata nella fotografia naturalistica, ma fornisce in realtà le condizioni ideali per uniformare il contrasto e registrare i colori vivaci del soggetto», afferma il fotografo naturalista.

«Inoltre, riduce i problemi legati alle ombre dure o alle alte luci. Ho immortalato questa upupa che torna al nido con la mia mirrorless EOS R5 e il tele EF 600mm f/4L IS II, impostando un valore ISO elevato, 4.000, e un tempo di posa di 1/3.200 di secondo a f/4. Livelli di luce più bassi richiedono impostazioni ISO più elevate, ma il rumore in eccesso può essere facilmente ridotto in post-produzione». 

C'è 1 commento

  • Buon servizio ma non tutti possono scattare fotografie con una Canon R5 e un 600mm F4 Almeno che la vostra platea sia fatta da professionisti

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