5 Novembre 2020 di Redazione Redazione

In fotografia digitale, l’aumento del livello ISO amplifica il segnale elettrico prodotto dal sensore quando viene colpito dalla luce. Qualora la luce scarseggi, ci permette di accedere a tempi di posa più veloci e di continuare a scattare a mano libera. Più alziamo gli ISO, però, più il segnale deve essere amplificato, con il risultato di sgradevoli disturbi che prendono il nome di “rumore”. È possibile ridurre l’evidenza del rumore sia in post-produzione sia in-camera (se il nostro corpo macchina è dotato delle funzioni necessarie), ma il processo impatta sul dettaglio dell’immagine, quindi è sempre meglio puntare alla massima qualità possibile allo scatto. Per ottenerla, dobbiamo conoscere i limiti della nostra fotocamera. Purtroppo, ad alti ISO alcune producono più rumore di altre, quindi non c’è una regola valida per tutte a proposito di quali impostazioni si possano o non possano usare. Inoltre, la soglia di tolleranza al rumore dipende dai nostri gusti e dal nostro stile: nella street photography o nella fotografia di sport, dove l’attimo è più importante della qualità, in bianco e nero o anche per piccole immagini da condividere via social, possiamo accettarne di più.

In questo articolo, proviamo un metodo semplice per valutare le prestazioni ad alti ISO della nostra fotocamera, catturando più immagini dello stesso still-life ai diversi livelli ISO.

Test ISO

1#Allestiamo in luce naturale

Allestiamo

Prepariamo il soggetto su sfo do nero vicino a una finestra. Con uno still-life abbiamo modo di prenderci tempo e scegliere una giornata limpida, così che la luce naturale resti costante. Blocchiamo la fotocamera su treppiede in modo che ogni composizione sia identica: è importante introdurre meno variabili possibile. Il treppiede poi ci permetterà anche di usare i tempi lunghi che diventeranno necessari a bassi ISO.

2#AF ed esposizione

AF ed esposizione

Impostiamo in manuale il valore ISO base (è il più basso prima dell’impostazione Lo) e scegliamo un diaframma che possa rimanere costante per tutta la sequenza. Usiamo l’autofocus per agganciare il soggetto e poi passiamo in manuale per evitare di cambiare distanza di fuoco. Scattiamo con l’autoscatto per evitare il mosso.

3#Scorriamo le impostazioni ISO

Scorriamo le impostazioni ISO

Continuiamo a scattare in incrementi di 1 stop: ISO 100, ISO 200, ISO 400 e così via. Per mantenere la stessa esposizione, abbreviamo il tempo di scatto prestando attenzione all’esposimetro. Proviamo tutti i livelli della gamma ISO nativa (nel caso del- la D800 in uso qui 100-6.400), e anche le impostazioni estese, Lo e Hi.

4#Rivediamo le immagini

Rivediamo le immagini

Trasferiamo le immagini sul computer e analizziamo i livelli di rumore di ogni file RAW. Anche a ISO base possiamo trovarne traccia se zoomiamo. Adesso dobbiamo solo valutare cosa consideriamo accettabile a quale fine (su un file destinato a Instagram possiamo essere più tolleranti che su uno che vogliamo stampare in grande).

 

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