19 Giugno 2019 di Vanessa Avatar

La fotografia, ottava arte. Sin dalla sua invenzione, il mezzo fotografico ha dovuto ritagliarsi uno spazio all’interno del sistema artistico, nato come una nuova tecnologia che dava la possibilità a chiunque se lo potesse permettere, di riprodurre oggetti, paesaggi o persone senza avere una particolare abilità manuale. Nei secoli, con l’evoluzione del mezzo e grazie ad illustri fotografi, la fotografia ha acquisito l’affermazione nel mondo dell’arte.
Robero Mutti, scrittore, storico e affermato critico fotografico, direttore artistico di Photofestival e Bob Krieger, fotografo ed autore delle immagini della mostra “Bob Krieger. Imagine. Living through fashion and music, ’60 ’70 ’80 ‘90” (in corso a Palazzo Morando |Costume Moda Immagine via Sant’Andrea 6 fino al 30 giugno), ci accompagnano giovedì 20 giugno dalle ore 17.30 lungo un viaggio temporale raccontandoci l’evoluzione dell’arte fotografica. A partire dal dagherrotipo, ovvero il primo processo fotografico che utilizzava lastre di rame e argento, alla Polaroid che ha segnato il passaggio all’istante fotografico, per arrivare infine alla fotografia digitale dei giorni nostri e alle sue infinite evoluzioni.

Roberto Mutti in dialogo con Bob Krieger

La possibilità di poter modificare le immagini con filtri ed effetti di ogni tipo ha reso oggi la fotografia una forma d’arte a cui tutti possono accedere. Nella fotografia digitale non c’è più un rullino e non vi sono più lunghi tempi di attesa per visualizzare l’immagine fotografata, ma possiamo guardarla istantaneamente nel piccolo schermo della macchina o sempre di più su smartphone e tablet, per cancellarla, rifarla, o modificarla tramite il computer con l’ausilio di programmi come Photoshop, che hanno moltissime possibilità di correzioni in post-produzione. Tutto questo, però, ha tolto l’effetto “sorpresa” che accompagnava la visione dello scatto sviluppato nella camera oscura.
Se pellicole e stampe sono state archiviate dal grande pubblico, il mercato sta però rispolverando le vecchie istantanee rivisitate in chiave moderna, capaci di regalare immediatamente una foto su supporto cartaceo e restituire la magia della sorpresa, un tempo dimenticata. Corsi e ricorsi…
COME ERAVAMO. Quando la fotografia era una sorpresa
Roberto Mutti in dialogo con Bob Krieger
Giovedì 20 giugno ore 17.30
Palazzo Morando | Costume Moda Immagine via Sant’Andrea 6
Sala Conferenze – Ingresso all’incontro Libero

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