Vuoi imparare a scattare belle foto? Sperimenta con i nostri suggerimenti su impostazioni, luce e composizione.

15 Marzo 2023 di Redazione Redazione

Per scattare belle foto non occorre un’attrezzatura costosa né conoscere alla perfezione ogni regola della fotografia, anche se naturalmente è bene familiarizzare con gli aspetti più importanti. Ecco di seguito alcuni elementi da cui puoi partire per realizzare immagini di forte impatto.

L’importante, poi, è fotografare, fotografare e ancora fotografare. Sperimentare sul campo, riguardare con sguardo critico le proprie fotografie e imparare dai propri errori.

Scattare belle foto: le impostazioni di base

La prima cosa da fare se vuoi scattare belle foto è prendere confidenza con i parametri fondamentali dell’esposizione. Stiamo parlando di diaframma, ISO e tempo di posa.

Diaframma

L’apertura del diaframma, espressa da numeri preceduti da f/, determina la quantità di luce che entra nell’obiettivo, così come la profondità di campo. Un’ampia apertura (per esempio f/2.8) lascia entrare più luce e produce una profondità di campo ridotta (utile per sfocare lo sfondo o per scattare con poca luce). Un’apertura stretta (per esempio f/16) lascia passare poca luce e aumenta la profondità di campo. Approfondisci qui tutto quello che riguarda il diaframma.

Tempo di posa

Mentre il diaframma determina la quantità di luce che arriva a colpire il sensore, il tempo di posa regola la durata dell’esposizione a questa luce. Più luce entra, più può essere veloce la posa. Parliamo di tempi davvero veloci. Nella maggior parte dei casi, frazioni di secondo. In condizioni di luce estremamente scarsa, l’esposizione può invece allungarsi per minuti o anche ore. Approfondisci qui tutto quello che riguarda il tempo di posa.

ISO

Il sensore è sensibile alla luce che lo colpisce. Si può regolare la sensibilità (misurata in ISO) per far sì che il sensore abbia bisogno di più o meno luce per registrare un’immagine esposta correttamente. Con poca luce, aumentare gli ISO fa sì che ci sia bisogno di meno luce per ottenere l’esposizione corretta. Questo aumento della sensibilità tuttavia può provocare la comparsa di una certa quantità di disturbo, “rumore”, compromettendo la qualità dell’immagine.

A una bassa sensibilità, come 100 ISO, il sensore richiede più luce ma produce un’immagine di qualità più alta e con assenza di disturbo. In generale, è bene impostare gli ISO più bassi che le condizioni consentono. Approfondisci qui tutto quello che riguarda gli ISO.

La luce per scattare belle foto

Come dice la parola stessa, dal greco phôs (φῶς, luce) e graphé (γραφή, scrittura), la fotografia è l’arte di scrivere con la luce. Dunque, per scattare belle foto è essenziale anche saper scegliere la luce giusta. Ovviamente parliamo di immagini realizzate all’aperto, sfruttando la luce naturale.

La luce naturale può essere il tuo alleato più prezioso… l’importante è prestare molta attenzione al momento in cui decidi di scattare. Ritrarre un volto quando il sole è allo zenit, per esempio, potrebbe essere controproducente. Le ombre che si producono sul viso rischiano, infatti, di essere troppo nette. Tuttavia, se questo è l’unico momento a disposizione per non perdere lo scatto, prova a posizionare il soggetto all’ombra, in modo tale che le luci si diffondano sul viso più morbidamente.

Nel caso di una fotografia di paesaggio prova a sfruttare la cosiddetta ora dorata, l’ora preferita dalla maggior parte dei fotografi. Si tratta dell’ora che segue l’alba e che precede il tramonto. In questi momenti il sole è più basso all’orizzonte e, a causa dell’inclinazione dei raggi solari, le ombre saranno molto più lunghe e dilatate, la luce più morbida e i colori decisamente più caldi. Altrettanto affascinante è l’ora blu, ossia il periodo successivo al tramonto vero e proprio (o precedente l’alba), prima che faccia buio, quando la luce assume una nota azzurra.

Sperimenta

Se vuoi giocare maggiormente con la luce naturale, prova a utilizzare un riflettore per indirizzare il fascio luminoso nel modo che ritieni più opportuno. Se non hai un riflettore puoi servirti anche di un foglio di carta bianca o un foglio di carta argentata incollata a un cartone per sperimentare nuove luci e ombre!

Sperimentare, provare, scattare, anche in questo caso, sono la cosa più importante per vedere come cambia il soggetto in base alle diverse condizioni di luce. È il modo migliore per imparare a scattare belle foto, che lascino il segno!

Scopri anche come cambia la forma del viso in base alla luce.

Composizione

Altro elemento essenziale per scattare belle foto è la composizione. Di seguito, ti spieghiamo le principali regoli compositive. Tenendo sempre in mente che le regole possono essere infrante. Anche in questo caso, dunque, non temere di sperimentare.

La regola dei terzi

Questa regola è un grande classico della composizione. Prevede di dividere ogni lato dell’inquadratura in, appunto, terzi. Quindi, immagina linee verticali e orizzontali che dividono l’immagine in nove aree.

Le linee che verranno a crearsi fungeranno da guide per disporre gli elementi principali. Posiziona il soggetto principale lungo una di queste linee e usa le altre per dare ordine agli altri elementi importanti, come orizzonte, punti focali secondari o linee verticali forti. I quattro punti di intersezione sono cruciali. Sono la posizione ottimale per il punto focale primario.

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La sezione aurea

Un’alternativa alla regola dei terzi è quella del rapporto aureo. Esso prevede di disporre punti focali ed elementi importanti più vicino al centro rispetto alla regola dei terzi. L’immagine è divisa in sezioni con rapporto 1/0,618/1. In pratica, la sezione centrale è più piccola delle due laterali.

Questa particolare proporzione, che viene spesso chiamata anche sezione aurea o rapporto di Fibonacci, è basata su esempi frequenti in natura e corrisponde anche al disegno della spirale aurea. Questa spirale interseca le linee del rapporto aureo e l’arco della curva indica i punti ottimali per posizionare gli elementi più interessanti dell’immagine e il punto focale principale.

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© Chris Rutter

I punti focali

Anche se è perfettamente possibile produrre un’immagine forte con un singolo punto focale, come una persona o un soggetto dominante, puoi provare a cercare altri punti focali che possano contribuire a creare equilibrio e profondità.

È una soluzione utile in particolare quando decentri il soggetto seguendo griglie compositive. Se il soggetto coincide con il punto di intersezione delle linee dei terzi in alto a destra, per esempio, prova a cercare un punto focale complementare per il punto in basso in sinistra. In questo modo riuscirai a bilanciare meglio l’inquadratura.

Linee di entrata

Linee diagonali e forme che convergono nell’inquadratura sono molto utili per dare il senso della profondità di una scena. Si parla anche di “linee di entrata” che accompagnano lo sguardo dal primo piano verso lo sfondo e l’interno dell’immagine.

Puoi trovare elementi appropriati in quasi ogni soggetto, dagli ovvi sentieri, fiumi e strade fino a linee più particolari. Per esempio, ombre o forme che portano dal primo piano al soggetto principale. Per enfatizzare l’effetto avvicinati all’oggetto che intendi usare come linea di entrata e inquadralo con un grandangolo. Ma non dimenticare di esplorare altri punti di vista.

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Cornici

Incorniciare in modo naturale il soggetto contribuisce a condurre lo sguardo dentro la foto. Uno degli esempi più ovvi è una porta o una finestra, ma man mano che fotografi ti accorgerai che ci sono molte altre cose che puoi usare, come i rami di un albero o persino la forma di una nuvola.

Non necessariamente la cornice deve essere tra te e il soggetto: può anche essere dietro di esso.

Forse ti interesserà sapere anche come valorizzare il primo piano per scattare belle foto.

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