Scopriamo tutto sulla gamma dinamica e le diverse tecniche per ottenere il massimo dettaglio in luci e ombre.

17 Ottobre 2022 di Redazione Redazione

Gli esperti della Nikon School ci raccontano tutto ciò che occorre sapere sulla gamma dinamica. E ci spiegano come ottenere il massimo dettaglio in luci e ombre.

Gamma dinamica #1

Ci siamo mai trovati in difficoltà davanti a un luogo in pieno sole, o a chiederci come fotografare una scena con luci intense e forti ombre? In queste situazioni è facile ritrovarci un’immagine troppo “chiusa” o troppo “bruciata”, con dettagli persi rispettivamente nelle ombre o nelle luci – e in alcuni casi, in entrambe! Non si tratta di un errore espositivo. Il problema dipende dalla gamma dinamica della scena, che è talmente estesa da non poter essere catturata in una singola esposizione.

La gamma dinamica è il range di toni che un sensore è in grado di registrare, dall’ombra più scura alla luce alta più brillante. Anche se il sensore della nostra fotocamera può catturare una gamma molto estesa, ha sempre dei limiti. Inoltre, i sensori stessi differiscono tra loro anche per l’ampiezza della gamma dinamica.

Diverse tecniche…

Per catturare tutta la gamma dinamica di una scena ci sono molte tecniche: è importante capire quale applicare alle varie circostanze. Il modo più rapido e semplice per verificare quanti e quali dettagli stiamo effettivamente catturando è l’istogramma. Può essere una guida davvero utile, ma ricordiamo che il grafico è solo una guida e che è basato sull’anteprima JPEG anche quando scattiamo in RAW (e quindi abbiamo la probabilità di recuperare più toni che sembrano persi).

Su alcune reflex Nikon possiamo richiamare l’istogramma in tempo reale, prima dello scatto, con la funzione Live View. Sui corpi macchina serie Z abbiamo la possibilità di vederlo sempre, anche prima dello scatto, sia sul display LCD, sia nel mirino elettronico. In ogni caso, è possibile sempre rivederlo dopo lo scatto. 

Per capire se stiamo “tagliando” la gamma dinamica e perdendo dettagli, impostiamo l’esposizione e controlliamo i lati del grafico: se il tracciato ha un picco vicino ai margini e risulta tagliato stiamo perdendo parte della gamma dinamica e i relativi toni. Se il taglio è sul lato sinistro, significa che le parti più scure della scena sono state rese come nero puro, senza dettagli. Se è a destra, indica che le parti più luminose sono sovraesposte, registrate come bianco puro. 

In molti casi, la fotocamera ci permette di regolare l’esposizione per riportare il tracciato dell’istogramma entro i confini del grafico, provare a scattare nuovamente e assicurarci un’immagine senza tagli (e quindi la cattura della massima gamma di toni possibile). Quando però la gamma dinamica della scena è così ampia che supera quella che il sensore può catturare, non basta correggere l’esposizione per ottenere un buon istogramma. In questi casi, servono altri metodi per catturare l’intera gamma dinamica: per esempio l’HDR o specifiche tecniche di post-produzione…

Post-produzione: le regolazioni RAW

Con precise regolazioni dei livelli di luci alte, ombre e b/n, possiamo migliorare i toni dei nostri file NEF. Ecco come…

gamma dinamica

1 – Le luci
Portare a sinistra il cursore dedicato alle alte luci consente di recuperare dettagli che sarebbero altrimenti persi nella luminosità della scena. A seconda della fotocamera, abbiamo una tolleranza di 1 o 2 stop di possibile recupero.

2 – Le ombre
Per svelare il dettaglio nelle ombre, portiamo il relativo cursore verso destra. Dovremmo avere da 2 a 4 stop su cui lavorare, sempre a seconda del corpo macchina. Aprire le ombre accentua il rumore, quindi procediamo con cautela.

3 – Bianchi e neri
Questo terzo cursore affina la resa del dettaglio nelle ombre o nelle luci. Il punto di nero controlla i dettagli più scuri, quello di bianco i dettagli nelle luci alte. Ovviamente, i valori da impostare cambiano da scatto a scatto.

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