A Bergamo, la mostra che racconta le trasformazioni in atto e future attraverso tre visioni autoriali di generazioni diverse.

28 Luglio 2023 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

“Pensate a Bergamo, alle sue architetture, ai luoghi amati e quelli inattesi. Ai parchi, alle montagne che premono alle sue spalle e alla grande pianura che le si apre davanti. Come raccontarvi una storia urbana così ricca e un futuro denso d’importanti cambiamenti? Non possiamo più fermarci alla cartolina, immaginando una città come scena fissa”.

La città è un corpo vivo che intercetta e assimila le dinamiche economiche, sociali, culturali, emotive e simboliche che determinano il suo destino futuro, oltre che la forma presente. Ogni città è la somma delle sue storie individuali e collettive, dei suoi edifici e ambienti naturali, della sua geografia e clima, del lavoro, delle scelte e dei sogni di cui è impastata”.

mostra a Bergamo
Davide Rapp, Bergamo ’23

È dunque racchiuso in queste parole di Luca Molinari il senso della mostra Bergamo ’23. visioni per un futuro presente. Ospitata fino al 17 settembre 2023 a Palazzo della Libertà a Bergamo, l’esposizione racconta passato, presente e futuro della città attraverso fotografie, video, disegni, progetti, numeri, dati e grafica.

A Palazzo della Libertà la mostra Bergamo ’23

Un racconto complesso, dunque, che si muove tra architettura, paesaggio e società. E che si sviluppa grazie a tre visioni autoriali di tre generazioni differenti che permettono di scoprire o riscoprire lo spazio urbano.

Il percorso espositivo, a cura di Luca Molinari con Federica Rasenti, si snoda tra il piano terra e il primo piano di Palazzo della Libertà, riaperto al pubblico. L’allestimento è firmato dallo studio PioveneFabi. Nell’atrio gli elementi totemici che formano una composizione astratta progettata scomponendo il logo della mostra disegnato da Marco Camuffo dialogano con i ritratti fotografici scattati da Filippo Romano e stampati in scala reale.

Filippo Romano
Filippo Romano, Bergamo, Luoghi d’affezione, Centro Piacentiniano

La seconda sala, con affreschi che raccontano il territorio bergamasco e un’imponente meridiana, ospita invece le fotografie di Bergamo scattate da Gabriele Basilico nel 1998, una collezione in parte inedita proveniente dall’archivio ANCE Bergamo.

Bergamo Gabriele Basilico
Gabriele Basilico, Palazzo della Libertà, 1998, Collezione ANCE Bergamo, Courtesy Archivio Gabriele Basilico

Al piano superiore, l’edificio ospita tre video firmati da Davide Rapp. Cui si affiancano gli elaborati estratti dal Piano di Governo del Territorio di Bergamo, che illustrano la direzione intrapresa dall’amministrazione nell’immaginare la città futura.

Un tempo di cambiamento

«La sfida di questa mostra», commenta Luca Molinari, «è di raccontare Bergamo nel suo presente-futuro a un pubblico vasto di cittadini e curiosi, per fare comprendere le importanti trasformazioni che stanno avvenendo e che cambieranno in parte il volto del suo territorio metropolitano. Transizione ecologica, inclusività, qualità urbana e cultura diffusa sono alla base di una metamorfosi necessaria che porta la città in un tempo nuovo e che consente di affrontare un tempo di cambiamento. Per questo abbiamo scelto di organizzare la mostra intorno a materiali eterogenei che mescolino fotografia, disegni di architettura, video e grafica e non solo, per fare in modo che chiunque possa capire i processi in corso e il loro destino».

Info

Palazzo della Libertà
Via Norberto Duzioni 2, Bergamo

Orari: giovedì-domenica, dalle ore 11 alle ore 19. Ingresso gratuito.

La mostra è promossa da Comune di Bergamo in partnership con Ance Bergamo e Plenitude, Società Benefit di Eni. E si inserisce nel palinsesto di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.

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