A Triggiano, la mostra Nûr/Luce di Maïmouna Guerresi riflette sulla legalità intesa come accettazione dell’altro.

31 Agosto 2023 di Redazione Redazione

Dal 2 settembre al 3 dicembre 2023 il centro storico di Triggiano (BA) ospita Nûr/Luce, mostra fotografica diffusa dell’artista italo-senegalese Maïmouna Guerresi a cura di Manuela De Leonardis e con la direzione artistica di Annalisa Zito della Fondazione Pasquale Battista.

L’esposizione si inserisce nell’ambito delle attività della Manifestazione “Capaci di legalità 2023”. E, dunque, dopo la mostra di Tony Gentile allestita lo scorso maggio, si torna nuovamente a parlare di legalità, intesa da Maïmouna Guerresi come accettazione dell’altro, uguaglianza nella diversità, dignità umana nell’intreccio tra le culture.

Maïmouna Guerresi
Red Oracle, 2006 © Maïmouna Guerresi (courtesy Mariane Ibrahim Gallery)

La mostra Nûr/Luce a Triggiano

Il percorso espositivo – allestito partendo da Via Garibaldi e proseguendo in Largo Mercato, Via del Castello, Via Nitti, Piazza Marinullo, Via Forno Grande, Via Orti e Via Carroccio – si compone di quindici opere fotografiche. Opere attraverso le quali l’artista vuole quindi contribuire al superamento delle barriere culturali, sociali, linguistiche, etniche e religiose.

Minaret Hats
Minaret Hats, 2011 © Maïmouna Guerresi (courtesy Mariane Ibrahim Gallery)

“Attraverso le influenze multidisciplinari che la caratterizzano, dalla fotografia, al video, all’installazione e a partire proprio dalla body art che ne ha connotato gli esordi, Maïmouna Guerresi propone scatti mai fini a sé stessi. Le sue opere fotografiche, frutto di una ricerca interiore e personale seguita alla sua conversione alla corrente islamica sufi, costituiscono infatti solo l’atto finale di un percorso di ricerca che parte dall’idea e si realizza attraverso la scelta dei costumi, della messa in scena, del senso di una narrazione che viene poi immortalata dalla macchina fotografica. Fermata per mezzo della luce, appunto”.

“Una grande attenzione alla costruzione dell’opera, dunque. Nulla è affidato al caso. Forte è la ricerca estetica, tramite la quale l’artista affronta i temi del genere e dell’integrazione, sottolineando spesso la forza del confronto tra le culture, le tipicità, le caratteristiche umane”.

Maïmouna Guerresi

Vive e lavora tra Italia e Senegal. È fotografa, scultrice, performer, autrice di video e installazioni. Le sue opere sono state presentate alla Biennale di Venezia, a Documenta K18 a Kassel oltre che in numerose mostre personali e collettive internazionali. Tra cui National Museum di Bamako, Mali; KIASMA museum of contemporary art di Helsinki; Bahrain National Museum; Smithsonian National Museum of African Art; I.M.A Institute du Monde Arabe; 13.ma Cairo Biennale; Lagos Photo Festival; LOBA Leica Oskar Barnack Award; SCoP-Shanghai Center of Photography Shanghai. Ancora, Gallery Gongbech, Jeju, Corea del Sud; Kyotographie, Kyoto, Japan; Aga Khan Museum, Toronto; Tate Modern, Londra.

Il suo lavoro fa parte di collezioni pubbliche e private. Tra queste Boghossian Foundation; GAM Galleria Arte Moderna Achille Forti; Minneapolis Institute of Art; L.A.C.M.A Los Angeles County Museum of Art; Hood Museum of Art, Dartmouth. Ancora, Smithsonian National Museum of African Art e Black Gold Museum, Riyadh.

Info

Nûr/Luce inaugura sabato 2 settembre alle ore 18 alla presenza dell’autrice.

La mostra è organizzata dalla Fondazione Pasquale Battista. È promossa e finanziata dalla Regione Puglia e dal Comune di Triggiano.

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