A Roma, la cerimonia di premiazione della 19esima edizione del Premio Marco Bastianelli per i migliori libri fotografici del 2022.

18 Settembre 2023 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Si terrà giovedì 21 settembre 2023, alle 18.30 presso l’Istituto centrale per la grafica a Roma, la cerimonia di premiazione della 19esima edizione del Premio Marco Bastianelli. Il premio, in ricordo del giornalista Marco Bastianelli e del suo impegno per l’editoria fotografica, è assegnato ai migliori libri fotografici.

A vincere il Premio Marco Bastianelli 2023 è Gabriele Stabile con il libro Swim till I Sank, pubblicato da RVM HUB. Il premio per la migliore opera autoprodotta è andato invece a Valentina Iaccarino e Pietro Peressutti con il libro Ramonika.   

La cerimonia sarà preceduta, alle ore 17.30, dalla presentazione di Preganziol, celebre opera di Guidi Guidi, composta da 16 fotografie in bianco e nero, recentemente entrata a far parte delle collezioni dell’Istituto. Ad affiancare l’autore, Antonello Frongia, Professore associato di Storia dell’arte contemporanea di Roma Tre, e la Direttrice dell’Istituto Maura Picciau.

Il Premio Marco Bastianelli 2023

A giudicare i lavori di questa 19esima edizione la giuria composta da Maria Francesca Bonetti, storica dell’arte e della fotografia; Mariella Boccadoro, responsabile libreria biblioteca di OF, Officine Fotografiche Roma; Chiara Capodici, direttrice e curatrice di Leporello libreria, progettazione di mostre e libri fotografici; Dario Coletti, fotografo e docente ISFCI; Nazario Dal Poz, fotografo e insegnante di fotografia; Davide Di Gianni stampatore professionista; Benedetta Donato, curatrice indipendente e critica della fotografia; Simona Marani, ricercatrice, autrice, photo editor e ghostwriter; Adele Marini, curatrice, direttrice dello Studio Bibliografico Marini; Alessandra Mauro, direttrice artistica della Fondazione Forma e direttrice editoriale della casa editrice Contrasto; Michele Palazzi, fotografo, coordinatore accademico RUFA; Michele Smargiassi, giornalista e scrittore, inviato del quotidiano La Repubblica; Elisabetta Portoghese Bastianelli, Presidente di giuria con Tommaso Bastianelli.

I vincitori

Gabriele Stabile si aggiudica dunque l’edizione 2023 con Swim till I Sank, edito da RVM HUB. Questa la motivazione della giuria: “Molto più che un lavoro sulla memoria depositata nelle immagini, questo intervento di Gabriele Stabile sul proprio archivio è una interrogazione sulla seconda vita delle immagini, quella che comincia quando la loro funzione di condivisione di una visione si è esaurita e il significato si distacca dalla forma che aveva assunto. Privando le fotografie della loro materialità originaria, intervenendo sulla loro superficie con pittura e collage manuale, in un volume di sofisticata cura editoriale, Gabriele Stabile si chiede cosa resta vivo e natante delle visioni quando tutto il resto è affondato nel passato”.

Ramonika di Valentina Iaccarino e Pietro Peressutti
Ramonika di Valentina Iaccarino e Pietro Peressutti

A Valentina Iaccarino e Pietro Peressutti, per il libro Ramonika, il premio per la migliore opera autoprodotta. Questa la motivazione della giuria: “Una metafora non esplicitata sorregge il viaggio di Valentina Iaccarino e Pietro Peressutti nelle valli del Natisone, area di frontiera fra Italia e Slovenia, terra di osmosi, di confronti e ibridazioni, dove ogni cosa sembra avere una estensione sentimentale che si espande e si contrae come la fisarmonica che dà il titolo al lavoro e che carsicamente compare in questo percorso di immagini non invasive, non aggressive stilisticamente, immagini che guardano prima di presumere di sapere”.

Le menzioni speciali

Inoltre, per la qualità dei lavori ricevuti la giuria ha assegnato una menzione speciale a Yvonne De Rosa con il libro A mia madre, pubblicato da Roberto Nicolucci Editore, e a Camilla de Maffei con il libro Delta, edito da Ediciones Anómalas. Nella sezione opere autoprodotte la menzione speciale va a Michela Mariani con il libro Qui è tutto oro e al Collettivo Animale con il libro L’imbuto.

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