2 Giugno 2017 di Redazione Redazione
WOMEN IN BALI
mostra fotografica di Bruna Rotunno
a cura di Gigliola Foschi
in collaborazione con
MAO Museo d’Arte Orientale
21 luglio – 10 settembre 2017

© Bruna Rotunno – Looking East(2010)


WOMEN IN BALI è un progetto fotografico tra arte e reportage, un viaggio per immagini nel cuore di Bali e un omaggio all’energia di tutte le donne che vi abitano. Bruna Rotunno racconta l’universo femminile e la potenza creatrice della natura, nell’isola dove l’acqua è ancora venerata come sacra origine della vita e come elemento di purificazione.

La mostra è realizzata in collaborazione con il Museo d’Arte Orientale di Torino, il più giovane e tra i più importanti in Italia e tra i maggiori in Europa per la conoscenza e lo studio dell’arte orientale. Il Museo ha avviato da tempo un programma di mostre temporanee per approfondire tematiche che non sono presenti nelle esposizioni permanenti e per presentare al pubblico altri aspetti della straordinaria ricchezza e originalità delle culture orientali. Il MAO quindi, oltre a essere un importante istituto culturale per la conoscenza dell’arte orientale vuole rappresentare per il pubblico italiano ed europeo una finestra sull’affascinante e complesso mondo delle culture dell’Asia.


© Bruna Rotunno – Gold Ayung (2009)


In questo lavoro durato 8 anni – nato da una grande attrazione per l’isola, visitata per la prima volta 20 anni fa – la fotografa ha costruito un racconto per immagini, dove ogni gesto e ogni personaggio traduce l’essenza di un luogo unico, caratterizzato da una costante armonia. Partendo dalla mitologia balinese, fondata sul culto dell’acqua – la Holy Water, la Grande Madre, simbolo di creazione e purificazione – nelle fotografie viene così mostrato il fluire del lato femminile dell’isola. A esso si lega il sacro, il rito, la creatività, l’arte, la musica e la danza, raccontati attraverso i gesti quotidiani delle donne balinesi. Sono loro le artefici delle offerte e dei fantastici addobbi sacri, creati per attrarre l’attenzione e la benevolenza delle divinità. In questa ‘isola teatro’ – come viene definita Bali – dove la bellezza si rivela una qualità fondamentale della vita, le donne si muovono con grazia ed eleganza, danzano e lavorano in un universo dove anche le risaie, le lussureggianti piante tropicali e le pietre sono animate dalla Shakti, l’energia divina femminile.


© Bruna Rotunno – Materic Water #1. Pantai Saba (2012)


Oltre a offrire un racconto di vita sulle donne balinesi, Bruna Rotunno ha concentrato la sua attenzione sulle tante donne straniere che, attratte dalla bellezza e dalla spiritualità dell’isola, hanno deciso di stabilirvisi per creare una nuova comunità femminile e sviluppare progetti di natura etica, sociale, artistica ed educativa, spesso all’insegna dell’eco-femminismo e della sostenibilità. Tra le tante, l’americana Robin Lim, con la sua Bumi Schat Foundation, che ha aiutato a far nascere più di 5000 bambini, riducendo l’alto tasso di mortalità.  L’indonesiana Sri Adnayani Oka ha fondato una banca di microcredito per aiutare i poveri, l’irlandese Nattalia Sinclaire che ha aperto sull’isola una scuola Montessori e l’inglese Mary Northmore che, con la sua non-profit Smile Foundation, finanzia operazioni per correggere malformazioni congenite nei bambini.
Il percorso espositivo è composto da 80 fotografie e da uno short movie su Bali girato dall’autrice, The Island of Healing. Completano la mostra un gruppo di piccole sculture in legno femminili degli anni Cinquanta e alcuni oggetti legati alla cultura di Bali, prestito della collezione Mariangela Faradella (Milano).

MAO Museo d’Arte Orientale

Via San Domenico 11, Torino


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