3 Ottobre 2020 di Redazione Redazione

Basta parlare di fotografia naturalistica per immaginare mete lontane e lunghi, lunghissimi appostamenti in rifugio. In realtà, con qualche trucchetto e un valido zoom tele, possiamo ottenere scatti bellissimi anche in giardino o nel cortile di casa. Le città sono visitate con regolarità da animali selvatici, soprattutto dai volatili. Il vero problema è riempire l’inquadratura con queste piccole creature senza spaventarle e metterle in fuga. Per fortuna, farlo è più facile di quanto sembri, soprattutto se accettiamo di “imbrogliare” un po’!

Ci sono piccoli espedienti e soluzioni più classiche che possono migliorare molto il nostro approccio alla fotografia naturalistica – anche quella più “domestica”, però, richiede un certo grado di pazienza: più tempo possiamo dedicarle e migliori saranno i risultati!

La missione: Scattare foto agli uccelli senza allontanarci da casa
Tempo necessario: Un’ora o due
Difficoltà: Principianti
Kit Necessario: Zoom tele – Mangime per uccelli

Allestiamo una mangiatoia

Mangiatoia

  1. Costruiamo un trespolo. Offrire agli uccelli un punto su cui poggiarsi ci permette di controllare la composizione. Qui è stato montato un vecchio palo da staccionata di fronte a una folta macchia di fogliame, ma possiamo usare anche un ceppo nodoso, per un aspetto ancora più naturale.
  2. Puliamo bene. Scopriremo presto che qualsiasi mangiatoia o trespolo non ci mette molto a coprirsi di escrementi bianchi. Non sono certo fotogenici, quindi cerchiamo di tenere pulito il tutto con regolarità per non dover ricorrere poi al Timbro clone di Photoshop.
  3. Aggiungiamo il cibo. Distribuiamo semi e becchime sul trespolo, per invitare gli uccellini a visitarlo. Cerchiamo di tenere il cibo il più possibile nascosto alla vista della fotocamera, così da non tradire il nostro “trucchetto” nelle immagini finali.

Attiriamo gli uccellini

Mangiatoia per uccelli

Il miglior modo per convincerli a frequentare il nostro giardino è dare loro un buon motivo per farlo – in altre parole: offrire cibo. Usiamo vero mangime per uccelli, di buona qualità, che non rischi di fare loro male. Cominciamo a esporlo qualche giorno prima rispetto a quando intendiamo scattare, così che abbiano il tempo di prendere l’abitudine di venire a trovarci. Se riusciamo, cerchiamo di aggiungere il cibo ogni giorno alla stessa ora e, se l’abbiamo, montiamo una mangiatoia vicino al trespolo, così che gli uccellini possano saltellare da una all’altro. Ricordiamo di lasciare il cibo fuori dall’inquadratura (nelle immagini di esempio, è nascosto in un anello del paletto), per ottenere foto più pulite.

Nascondiamoci!

Nascondeglio per fotografare gli uccelli

Per loro natura, gli uccelli sono timidi e guardinghi: è raro che sia possibile semplicemente sederci vicino al trespolo e aspettare che si posino. I professionisti usano rifugi pieghevoli mimetici, che si montano come tende, ma sono piuttosto costosi. Per fortuna, non sono indispensabili: possiamo nasconderci dietro una vicina finestra o improvvisare un rifugio, come quello qui accanto, con alcuni asciugamani e uno stendibiancheria – è sufficiente che ci oscuri alla vista dei soggetti. Il movimento di portare la fotocamera al viso può essere spaventoso per i nostri paurosi nuovi amici, quindi è meglio tenerla fissa su un treppiede, già a fuoco in anticipo sul trespolo.

Impostazioni

Settings - fotografia naturalistica

L’obiettivo è tenere a fuoco il soggetto e sfocare lo sfondo, per evitare distrazioni. Il modo più semplice di farlo è scattare a priorità di diaframma (Av). Impostiamo il diaframma più ampio che abbiamo a disposizione, che di norma è f/5.6 con uno zoom tele a diaframma variabile non luminosissimo. Ovviamente, se l’obiettivo lo consente, è meglio aprire fino a f/2.8. Realizziamo uno scatto di prova e controlliamo che il tempo di posa non sia più lento di 1/200 di secondo (se necessario, alziamo gli ISO). Mettiamo a fuoco sul trespolo, aspettiamo che un soggetto si posi e poi regoliamo il fuoco per catturarne gli occhi con la massima nitidezza.

Moltiplichiamo la focale

Moltiplicare la focale

Se abbiamo difficoltà a riempire l’inquadratura perché siamo troppo distanti dai nostri piccoli soggetti, possiamo rimediare in un paio di modi. Il primo è usare una EOS con sensore APS-C: è lo strumento ideale per la fotografia naturalistica perché il fattore di crop aumenta la focale “effettiva” dell’ottica di 1,6 volte. Per esempio, su una EOS 90D, uno zoom 70-200 mm arriva a una massima lunghezza focale equivalente a 320 mm. Il secondo metodo è usare un teleconverter: si monta tra obiettivo e corpo macchina ed estende la lunghezza focale dell’obiettivo in uso. Lo zoom dell’esempio di prima, con un convertitore 1,4x, diventa un ottimo 448 mm. Prima di acquistarlo verifichiamo la compatibilità con la nostra ottica.

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