Anche con una sola ottica fissa, l’ultraversatile 50 mm, possiamo ottenere grandi risultati! E dare nuovo impulso alla nostra fotografia. Ecco come sfruttare al meglio il “cinquantino”…
Il 50 mm e i segreti dello sfocato
La fotografia creativa è questione di scelte. Alla fine, il successo di un’immagine dipende dal modo in cui componiamo, esponiamo e scegliamo di mettere a fuoco. Quest’ultima parte implica un po’ più che semplicemente piazzare il punto AF attivo sul soggetto.
Il punto di messa a fuoco può cadere in un’area di estesa nitidezza, in cui tutto appare chiaro e definito. Oppure isolato in una sottile fascia, al di fuori della quale le cose scivolano in un’indistinta morbidezza. L’ampia apertura di diaframma di un 50 mm a focale fissa permette di trasformare le zone fuori fuoco in elementi significativi e affascinanti della composizione.
Riduciamo la profondità di campo
Isolare il punto di fuoco contro uno sfondo morbido e sfocato è facile con le luminose massime aperture di diaframma dei 50 mm a focale fissa…
1 – Impostiamo lo scatto
A priorità di diaframma, scegliamo la massima apertura disponibile, come f/1.8. Controlliamo che il tempo di posa non sia più lento di 1/100.
2 – Scattiamo
Mettiamo a fuoco sull’area che vogliamo nitida e controlliamo l’anteprima a schermo per verificare la precisione del punto di fuoco.
Tutto sul bokeh
Il termine giapponese “bokeh” indica sfocatura, annebbiamento, vaghezza. In gergo fotografico, è usato per descrivere la qualità, la resa delle aree fuori fuoco ed è spesso riservato all’aspetto delle luci alte puntiformi. Il loro carattere e la loro forma spesso definiscono la “bellezza” o la “bruttezza” del bokeh.
![50 mm](https://ilfotografo.it/wp-content/uploads/2021/09/50mm-1.png)
A sinistra, un “bel” bokeh: per quanto sia del tutto soggettiva, l’idea di bello in questo caso corrisponde a luci alte di forma circolare e dai contorni fluidi. L’aspetto dipende dalla forma presa dall’apertura del diaframma: più è rotonda e meglio è! A destra, un “brutto” bokeh: poiché le luci fuori fuoco rivelano la forma dell’apertura creata dalle lamelle del diaframma, un aspetto troppo spigoloso (come quello dell’esempio) è considerato “brutto”. Ma è solo gusto personale.
Da provare con il 50 mm
Sfondi confusi? No problem!
Non sempre è possibile trovare uno sfondo pulito. Con un 50 mm, però, possiamo sfocarlo del tutto aprendo al massimo il diaframma.
Nuove angolazioni creative
Un uomo che si chiude i gemelli può non essere il più straordinario dei soggetti, ma ripreso dal basso con sfondo sfocato diventa ben più originale.
![50 mm](https://ilfotografo.it/wp-content/uploads/2021/09/DCM230.feature._MG_1805.jpg)
Scatti rapidi al volo
Tra le cose migliori di un 50 mm spicca la compattezza. Possiamo lasciarlo innestato, pronto a catturare qualsiasi soggetto attragga il nostro sguardo!
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Molto semplice e dettagliata