Il diaframma in fotografia è fondamentale per l’esposizione ma anche per ottenere altri effetti, come un buon bokeh.

7 Aprile 2021 di Redazione Redazione

In questa rubrica ti spieghiamo che cos’è il diaframma in fotografia e come impostarlo. Controllare il diaframma, infatti, è cruciale per una buona esposizione, ma permette anche di giocare con sfocatura e nitidezza.

Diaframma in fotografia e bokeh

Il numero di lamelle del diaframma ha un ruolo importante nella qualità delle luci alte fuori fuoco – conosciute come bokeh. In generale, è preferibile avere un alto numero di lamelle. Ciò, infatti, crea un bokeh più arrotondato. Il numero di lamelle è indicato tra le specifiche tecniche di un obiettivo. In genere è compreso tra cinque e nove.

Le alte luci sfocate appaiono più tondeggianti ai diaframmi più aperti. Chiudere verso numeri f/ più alti rivela con più chiarezza la forma del diaframma (pentagonale se è formato da cinque lamelle, esagonale con sei lamelle e così via).

L’effetto si nota chiaramente quando nell’inquadratura sono presenti luci intense fuori fuoco. È il caso di un notturno con lampioni stradali in lontananza. Ai diaframmi più chiusi, le luci diventano “stelle”, con tanti raggi quante sono le lamelle del diaframma.

Qualche esempio

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A diaframma molto aperto, le luci alte ai margini dell’inquadratura possono prendere forme più “affusolate”, dovute ai raggi piegati verso l’interno.

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Diaframma: f/4
Un diaframma circolare rende più tondeggiante il bokeh, con un impatto più piacevole.

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Diaframma: f/8
Chiudere il diaframma mostra il numero di lamelle (in questo caso nove).

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