4 Febbraio 2019 di Vanessa Avatar

Combattere la malattia con la fotografia

Claudia Amatruda ha 23 anni, è nata a Foggia e studia all’Accademia di Belle Arti. Nel 2015 vince il primo premio nazionale di fotografia “Pane, Amore e Fantasia” del Resto del Carlino e una borsa di studio che le permetterà di continuare a studiare e a realizzare mostre fotografiche.
La vita di Claudia, però, è sconvolta quattro anni fa quando le vengono riscontrate, dopo anni di ricoveri, la Neuropatia delle Piccole Fibre, Disautonomia e Connettivopatia ereditaria, che provocano alla giovane dolori lancinanti.
La ragazza, intervistata da FanPage “Cerco di far viaggiare su binari paralleli la mia malattia e la fotografia. La malattia mi limita molto, ma quando fotografo spingo il mio corpo oltre quel limite: sono capace di star male per giorni pur di fotografare ciò che ho in testa. La mia testardaggine fa arrabbiare sempre i medici, non sono una paziente facile!Per me la cosa più bella è svegliarmi, uscire e andare in giro a guardare. Guardare tutto. Senza che nessuno stia lì a dirmi: devi guardare questo o quello.
La studentessa però dice che la fotografia le sta salvando la vita ed è per questo motivo che la ragazza ha deciso di intraprendere un percorso terapeutico il cui l’unico medicinale è la sua macchina fotografica:  nasce così un progetto fotografico che vuole concretizzarsi in un libro dal titolo “Naiade” per raccontare la sua vita e la sofferenza provocata dalla malattia.
Per scoprire di più
https://www.facebook.com/claudia.amatruda/photos?lst=737568970%3A100000482295155%3A1549270777
Immagine via Facebook

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