5 Marzo 2020 di Redazione Redazione

Quando si muovono i primi passi nel mondo della fotografia naturalistica, l’obiettivo principale è più che altro quello di riuscire a ottenere buoni ritratti degli animali che incrociamo sul nostro cammino: . Non passerà però molto tempo per cui foto del genere, per quanto belle, cominceranno a sembrarci un po’ noiose, “già viste”. Tom Mason, pluripremiato professionista del settore, ci fornisce i consigli per realizzare scatti di carattere. Eccone alcuni!

La pianificazione 

Tutti i grandi successi richiedono pianificazione. L’idea di preparare gli scatti all’inizio sembra strana, ma i vantaggi sono enormi. Quando pianifica un viaggio o un’escursione, Tom studia migliaia di immagini, annotando gli stili e le idee con cui vuole sperimentare. Prima ancora di mettere piede fuori dalla porta, ha in testa un elenco di massima delle scene che vuole catturare. Ogni volta che inizia a preparare uno scatto, sul campo, Tom prende ispirazione dagli appunti e dagli schizzi che ha portato con sé. Se abbiamo fatto bene i compiti, quando guarderemo nel mirino potremo vedere molte possibili composizioni e avere già un’idea di impostazioni e parametri necessari per ognuna.

Tom Mason - animali selvaggi

©Tom Mason

I luoghi

I posti migliori in cui iniziare a sperimentare con una fotografia naturalistica più creativa sono quelli vicini a casa. Tempo e facilità d’accesso sono le chiavi del lavoro con gli animali. Il nostro giardino, un parco, una riserva naturale sono luoghi ideali per concentrarci sulla sperimentazione, perché ci permettono di tornare lì più e più volte e di lavorare con condizioni di luce e meteo diverse. Inoltre, possiamo arrivare a conoscere i soggetti e a sapere dove trovarli, guadagnando tempo da dedicare alle creazioni. I luoghi frequentati, poi, offrono spesso animali più adattati alla presenza dell’uomo – il che è un bel vantaggio all’inizio.

Tecniche Creative

Non c’è motivo per rinunciare a una visione artistica in fotografia naturalistica: applichiamo senza timidezze le tecniche che amiamo per creare determinati effetti o per estendere il contenuto dell’immagine.

Panning 

Il movimento è un elemento forte in natura. Gli animali si muovono continuamente e incorporare il senso del movimento stesso in un’immagine può renderla molto più interessante e significativa. Un esempio classico e ormai ampiamente sdoganato è l’uso di tempi più lenti per ritrarre gli uccelli in volo. Un tempo veloce, intorno a 1/1.000 di secondo, può congelare ogni movimento delle ali, ma se rallentiamo l’esposizione fino a 1/60, o magari anche 1/15 di secondo e applichiamo il panning ai soggetti mentre volano davanti a noi, le striature possono dare un intenso senso di movimento. Ricordiamo solo che il panning deve avere la stessa velocità dei soggetti: se siamo troppo veloci o troppo lenti anche loro vengono mossi e sfocati. Iniziamo il movimento e chiudiamolo in un tempo più lungo di quello dell’esposizione: in questo modo lo scatto appare più morbido e naturale. È importante disattivare ogni funzione di stabilizzazione, perché il contrasto delle vibrazioni tende a compensare anche il nostro movimento di panning.

Doppia esposizione

Le doppie esposizioni in-camera sono probabilmente tra le tecniche preferite di Tom. In pratica, un’esposizione multipla è, alla lettera, l’esposizione di più inquadrature sullo stesso fotogramma. Il risultato viene fuso in un singolo file RAW che può mostrare insieme elementi e momenti diversi. Tom usa spesso la doppia esposizione per sovrapporre i soggetti ai motivi delle foglie o dei rami dell’ambiente circostante, per dare all’osservatore il senso della capacità mimetica degli animali.

Bianco e nero

Tom Mason - animali selvaggi

© Tom Mason

 Il bianco e nero è un altro eccezionale strumento creativo anche in fotografia naturalistica. Non basta però semplicemente convertire uno scatto in Lightroom. La rimozione del colore è in realtà una sfida difficile perché l’immagine, affinché il risultato possa avere successo, deve avere una composizione potente e un ottimo contrasto in scala di grigi. Le silhouette funzionano bene nei bianchi e neri naturalistici perché aiutano a centrare l’attenzione su forma e contorni dei soggetti, mentre l’intenso contrasto tra sfondo luminoso e soggetto nero aggiunge impattoOltre alle silhouette, anche la luce dura si presta a meraviglia ai ritratti in bianco e nero di soggetti con pelliccia folta: posizioniamoli davanti a uno sfondo scuro per dare all’immagine forza e contrasto.

Lascia un commento

qui