La mostra di Robert Doisneau a Riccione ne ripercorre l’opera in oltre 140 scatti in bianco e nero e a colori.

11 Agosto 2023 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Riunisce oltre 140 immagini in bianco e nero e a colori la mostra Un certain Robert Doisneau a Riccione, ospitata fino al 12 novembre 2023 a Villa Mussolini. Curata dall’Atelier Robert Doisneau e realizzata a partire dalle stampe originali della collezione, l’esposizione è frutto dell’ambizioso progetto di Francine Deroudille e della sorella Annette – le figlie del fotografo.

Partendo da 450.000 negativi, hanno infatti selezionato le immagini in mostra che raccontano l’appassionante storia e carriera del fotografo, uno dei principali rappresentanti della fotografia umanista francese.

Robert Doisneau
Mademoiselle Anita, Paris, 1951 © Atelier Robert Doisneau

La mostra di Robert Doisneau a Riccione

Il percorso espositivo raccoglie immagini scattate tra gli anni Trenta e gli anni Ottanta. Ad aprire la mostra è però una sezione introduttiva che racconta le vicende biografiche del grande fotografo grazie a una serie di scatti tratti dall’Album di famiglia.

La sezione successiva è invece dedicata a Parigi, alle sue piazze, ai palazzi e in particolare alla banlieue dove Doisneau è nato e cresciuto. Attraverso gli scatti si possono così scoprire i profondi mutamenti attraversati dalla città, dalle tragedie della guerra fino agli anni ’80.

Segue la sezione Les parisiens, la più ampia della mostra. Qui le immagini ritraggono il popolo parigino al lavoro o in festa, nei boulevard o nei bistrot, nei sobborghi grigi delle periferie e nei piccoli negozi, nelle portinerie dei palazzi o nei locali di notte.

mostra Doisneau a Riccione
Au club du Vieux Colombier, Paris, 1948 ©Atelier Robert Doisneau

Les enfants, la sezione successiva, testimonia l’attenzione che Doisneau ha sempre avuto per l’infanzia. Dei bambini, solitari o ribelli, il fotografo coglie spesso momenti di libertà e di gioco fuori dal controllo dei genitori. Ed ecco poi la macchina fotografica di Doisneau che per Vogue si introduce negli eventi mondani, cogliendone la raffinatezza ma anche spesso la futilità di quel mondo.

Il percorso espositivo si chiude con una serie di ritratti dedicati alle Célebrités della Parigi del suo tempo, con le quali è spesso legato da una sincera amicizia. Da Alberto Giacometti a Simone de Beauvoir, da Jacques Prévert a Colette, da Fernand Léger a Georges Braque, da Jean Cocteau a Pablo Picasso.

Una nuova dignità per la cultura di strada

Scrivono gli organizzatori: “Influenzato dall’opera di André Kertész, Eugène Atget e Henri Cartier-Bresson, Doisneau conferisce importanza e dignità alla cultura di strada, trasmettendoci una visione affascinante della fragilità umana. I soggetti rappresentati vengono catturati in momenti e azioni quotidiane spesso effimere e sfuggenti, ma raccontati con il suo personale modo di percepire la città e i soggetti che la vivono. La sua è una narrazione trasparente, coltivata durante il suo atto quotidiano del vivere la città che trova infine espressione in scatti di momenti pregni di passione che non sfuggono allo sguardo critico del fotografo”.

Info

Orari
Dal 22 giugno al 10 settembre: martedì – domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 23. Dal 12 settembre al 12 novembre: martedì – venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 20. La biglietteria chiude un’ora prima.

La mostra è promossa dal Comune di Riccione. È organizzata da Civita Mostre e Musei, Maggioli Cultura in collaborazione con diChroma photography e Rjma Progetti culturali. Un ricco volume edito da L’Ippocampo accompagna l’esposizione.

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