Martedì 15 novembre l’incontro a CAMERA con Aïda Muluneh che parlerà della fotografia come strumento di cambiamento.

14 Novembre 2022 di Redazione Redazione

Si terrà martedì 15 novembre 2022 alle ore 18.30 l’incontro a CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia con la fotografa Aïda Muluneh. Dal titolo The art of advocacy: la fotografia come strumento per il cambiamento, il talk vedrà la partecipazione dell’artista e di Walter Guadagnini, direttore di CAMERA.

Aïda Muluneh: l’incontro a CAMERA Torino

Con Advocacy si intende un atteggiamento di supporto e promozione nei confronti di politiche in grado di modificare gli assetti sociali, economici o legislativi di un determinato territorio. È questa la parola scelta dalla fotografa Aïda Muluneh per descrivere il proprio lavoro, considerando l’arte e la fotografia come strumenti attivi di cambiamento.

Attraverso immagini dai colori accesi e brillanti, l’artista di origini etiopi combatte gli stereotipi attraverso i quali, solitamente, viene ritratta l’Africa, senza rinunciare a trattare i temi tipici della fotografia documentaria, attraverso una poetica dal forte impegno sociale.

È così che elementi reali e ricostruiti si mescolano in immagini che pongono l’accento su temi di pregnante attualità, come la scarsità dell’acqua o la diffusione di malattie tropicali che colpiscono intere comunità, o su momenti del passato in cui tragedie e sofferenze hanno colpito alcuni Paesi cambiandone inevitabilmente la storia.

Commenta Aïda Muluneh: «Ho trovato un nuovo linguaggio visivo che mi ha dato la libertà di approfondire vari argomenti che non potevo esprimere attraverso il fotogiornalismo. Sto parlando dell’impatto della falsa rappresentazione a cui ha contribuito la fotografia. Di come viene visto il mio continente, l’Africa. E di come le persone di colore siano state spesso emarginate dallo sguardo straniero».

Tra i lavori al centro dell’incontro a CAMERA Water Life (2018), Road to Glory (2020) e Crimson Echo (2022).

L’artista

Nata in Etiopia nel 1974, Aïda Muluneh ha lasciato il Paese in giovane età. Ha trascorso la sua infanzia tra Yemen e Cipro e si è stabilita in Canada nel 1985. Qui, durante gli anni del liceo, ha iniziato a sperimentare con la fotografia. Ora vive tra Etiopia e Costa d’Avorio.

Dopo essersi laureata alla Howard University di Washington DC nel 2000, con una specializzazione in cinema, è diventata una fotoreporter del Washington Post. Negli anni successivi ha lavorato a numerosi progetti ed esplorato diversi generi fotografici. Nel 2004, una parte del suo lavoro è stata acquistata dalla collezione permanente del National Museum of African Art dello Smithsonian Institute.

Info

L’incontro ha un costo di 3 euro. Prenotazioni a questo link.

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