Diary of an Italia Borderworker è un progetto fotografico iniziato nella primavera del 2014 e concluso circa due anni dopo.
Frontaliere [fron-ta-liè-re] s.m. (f. -ra)
Abitante di una zona di confine tra due stati; lavoratore, residente in tale zona, che deve giornalmente varcare il confine per recarsi sul posto di lavoro.
Diary of an Italian Borderworker è un racconto che si snoda lungo le strade attraversate come frontaliere.
Un percorso che descrive il rapporto tra territorio e realtà lavorativa oltre il contesto occupazionale.
È un viaggio che riporta la percezione di un paesaggio confinante e straniero.
Una micro-realtà raccontata per appunti, nelle sue sfumature, dove ogni scatto è colto in prossimità dell’asfalto.
In Canton Ticino, Svizzera, si contano attualmente oltre 60.000 presenze di lavoro frontaliere Italiano.
Diary of an Italian Borderworker è un progetto che si struttura a partire dal significato della parola frontaliere.
Riconoscere, non riconoscere, non voler riconoscere, non essere riconosciuto.
Questi sono i temi che accompagnano il viaggio di Diary of an Italian Borderworker, un viaggio “on the road” lungo le strade abitualmente trascorse come frontaliere.
Il libro avrà una tiratura di 500 copie.
La colletta servirà a coprire una parte dei costi di produzione (stampa tipografica offset di alta qualità).
Il libro verrà stampato a Bologna presso Grafiche dell’Artiere, una delle più prestigiose tipografie Italiane.
Abbiamo bisogno del vostro aiuto per riuscire a stampare il libro in tempo per Paris Photo, dove Skinnerboox presenterà il proprio catalogo per il terzo anno consecutivo.