Alla Reggia di Colorno, quaranta fotografie di Ugo Nespolo documentano il fermento culturale a New York e le radici della sua arte.

23 Gennaio 2023 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Ugo Nespolo. Wandering about New York è la nuova mostra ospitata dal 28 gennaio al 10 aprile 2023 alla Reggia di Colorno (Parma), dove ancora si può ammirare la monografica di Nino Migliori.

Pittore e artista, sperimentatore di diversi linguaggi (tra cui il cinema e l’“arte applicata”, Ugo Nespolo si è dedicato anche alla fotografia. E proprio gli scatti realizzati a New York tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Novanta del secolo scorso sono i protagonisti di questa esposizione.

Ugo Nespolo: la mostra alla Reggia di Colorno

A cura di Sandro Parmiggiani, il percorso espositivo riunisce quaranta fotografie, scelte tra le centinaia che sono nel suo archivio, scattate da Nespolo a New York tra il 1981 e il 1997.

New York, foto di Ugo Nespolo

L’artista è a New York già negli anni Sessanta, in un’epoca in cui la Grande Mela è in fermento. Quasi ogni giorno Nespolo “vaga” per le strade, soprattutto nel Sud Manhattan, e fissa con una piccola Leica ciò che lo colpisce, in particolare i graffiti che cominciano ad apparire sui muri, le vetrine dei negozi, gli interni delle gallerie e dei musei (immagini che poi transiteranno nei suoi dipinti).

Segue il fenomeno del graffitismo: autori autodidatti, che si considerano artisti, impregnati della cultura del ghetto. Conosce Rammellzee e Keith Haring, che disegna nella metropolitana, e ammira Richard Hambleton, il “maestro della minaccia”, come viene definito per le sue inquietanti ombre nere.

Amante del jazz, frequenta anche le discoteche, come il Palladium, sempre accompagnato dalla Leica. Scattando fotografie – di cui sceglie con cura soggetti e inquadrature – che non solo documentano quel mondo che sta cambiando ma aiutano anche a comprendere alcune radici della stessa sua attività di pittore.

New York, foto di Ugo Nespolo

L’autore

Ugo Nespolo nasce a Mosso Santa Maria (Biella) nel 1941. Si laurea in Lettere Moderne all’Università di Torino e poi si diploma all’Accademia Albertina di Belle Arti della stessa città, dove tuttora vive e lavora.

Tiene le prime mostre personali nel 1966 e da allora numerosissime sono le sue esposizioni, sia personali sia collettive, in tutto il mondo. L’ultima mostra pubblica è quella tenutasi nel 2019 al Palazzo Reale di Milano.

Fin dall’esordio Nespolo è protagonista, pur con una poetica assolutamente personale, dei movimenti di avanguardia dell’epoca (Fluxus, Concettuale, Arte povera). Presto inizia a cimentarsi con quello che è ormai riconosciuto come il suo mondo del tutto peculiare – interni domestici e museali, paesaggi urbani, personaggi del fumetto e dei miti collettivi, numeri, lettere, note musicali, declinati in molte tecniche e attraverso i materiali più diversi.

Nespolo è pittore, scultore (anche ricorrendo alla ceramica e al vetro), autore di scenografie teatrali e soprattutto di film sperimentali.

Ha pubblicato con assiduità articoli su quotidiani e riviste e saggi, in particolare sull’estetica e sul sistema dell’arte, del quale ha spesso fustigato i costumi. Ricordiamo i recenti Maledette Belle Arti (Skira 2019), Per non morire d’arte (Einaudi 2021) e Vizi d’arte (Skira 2022). Il 29 gennaio 2019 gli è stata conferita la laurea honoris causa in Filosofia all’Università degli Studi di Torino.

Info

Orari: da martedì a domenica ore 10-13 e 15-18. Chiuso il lunedì non festivo.

La mostra è organizzata da Antea Progetti e Servizi per la Cultura e il Turismo scrl in collaborazione con il Gruppo Fotografico Color’s Light e il patrocinio di Provincia di Parma.

Accompagna la mostra il catalogo edito da Skira che ripropone la presentazione di Furio Colombo per l’esposizione personale tenuta da Ugo Nespolo a New York nel 1983 – molti dei dipinti presentati nell’occasione sono esplicitamente legati alle fotografie di vetrine e interni – e un testo e un’intervista a all’artista di Sandro Parmiggiani. Vi sono, inoltre, quaranta fotografie che compongono l’esposizione.

www.reggiadicolorno.it

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