La mostra Vertigo, al MAST di Bologna, ci immerge nella vertigine del cambiamento attraverso 34 opere di videoarte.

1 Luglio 2024 di Redazione Redazione

È prorogata al 14 luglio 2024 la mostra Vertigo – Video Scenarios of Rapid Changes, ospitata nelle Galleries del MAST di Bologna. A cura di Urs Stahel, l’esposizione riunisce 34 opere video di 29 artisti internazionali che indagano le mutazioni della società in diversi ambiti.

Al MAST di Bologna la mostra Vertigo

Spiega Urs Stahel: «L’esposizione nasce dalla riflessione sulla mole di informazioni elaborate da ciascuno di noi ogni giorno, che, combinate alla velocità e alla complessità, si trasforma in un fattore travolgente di cambiamenti nella società. I dati mostrano che oltre il 40 per cento della popolazione europea si avvia alla totale rinuncia ai mezzi di informazione tradizionali. La scrittura e il calcolo li lasciamo volentieri alle macchine. La comunicazione scritta è ormai obsoleta o si è ridotta a poche righe. La lettura, il pensiero e la memoria sono destinati a indebolirsi».

«Il risultato è che oggi ci troviamo a fare i conti con parametri in continua evoluzione, cambiamenti di proporzioni così colossali in termini di portata, velocità e qualità che non siamo più in grado di comprenderli, e nemmeno riusciamo a reagire in maniera adeguata. Il più delle volte ci sentiamo storditi, insicuri e smarriti. La vertigine – intesa nel senso più ampio, come incertezza, ottenebramento, mancanza di chiarezza e capogiro – è divenuta la nuova normalità».

Eva e Franco Mattes, The Bots (Spanish Market), 2020. Film still
Eva e Franco Mattes, The Bots (Spanish Market), 2020. Film still © Eva & Franco Mattes. Courtesy of the artists & APALAZZOGALLERY

La mostra al MAST di Bologna vuole dunque farci affrontare questa vertigine, vuole mostrare i rapidi cambiamenti cui la società di oggi va incontro. E lo fa con il mezzo artistico – il video – che più di tutti gli altri è in grado di restituire l’dea della trasformazione, della transizione… della vertigine appunto.

Il percorso espositivo

Sei le sezioni tematiche – Lavoro e processi produttivi, Commercio e traffici, Nuovi comportamenti, Comunicazione, Ambiente naturale, Contratto sociale. A queste si affiancano degli Intermezzi, video installazioni disseminate lungo il percorso espositivo.

Gli artisti in mostra, appartenenti a generazioni diverse, sono: Lucy Beech, Will Benedict, Cao Fei, Chen Chieh-jen, Douwe Dijkstra, DIS, Simon Dybbroe Møller, Nina Fischer & Maroan el Sani, Melanie Gilligan, Simon Gush, Lauren Huret, Sven Johne, Kaya & Blank, Ali Kazma, Dominique Koch, Gabriela Löffel, Ariane Loze, Eva & Franco Mattes, Richard Mosse, Paulien Oltheten, Stefan Panhans & Andrea Winkler, Julika Rudelius, Pilvi Takala, Wang Bing, Anna Witt.

I video hanno durate molto diverse e la mostra è pensata per essere scoperta in più di una visita. L’audio è fruibile tramite telefono cellulare e cuffie, inquadrando i QR code accanto alle installazioni. Di fianco a ogni opera sono inoltre indicate la durata, la descrizione del contenuto e l’area tematica a cui appartiene.

Info

Fondazione MAST
Via Speranza 42, Bologna

Orari: da martedì a domenica, ore 10-19
Ingresso gratuito

www.mast.org

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