3 Agosto 2020 di Redazione Redazione

Le foto “di famiglia” non devono essere necessariamente delle istantanee, dei semplici scatti rubati durante i compleanni o le vacanze. Con l’approccio del professionista, immaginandoci su un vero set, riusciremo a realizzare immagini che saremo orgogliosi di mostrare a parenti e amici – e che ci accompagneranno per il resto della nostra vita come splendidi ricordi. Dimentichiamoci l’improvvisazione: occorrerà scegliere gli obiettivi più adatti.impostare la fotocamera nel modo giusto, pianificare nel dettaglio le sessioni, allestire la scena come si deve e, non da ultimo, gestire al meglio i “modelli” (in particolare i più piccoli!), possibilmente facendo divertire tutti!

5#Emozioni e Spontaneità

  • Fotografiamo la mamma… «È la lamentela, e poi il rimpianto, di molte mamme: avere tantissime fotografie dei propri figli, ma pochissime con se stesse nell’inquadratura. È la vostra occasione per rimediare! Durante i vostri shooting, coinvolgete le madri, invitatele a partecipare ai giochi e alle attività dei bambini. Assicuratevi di usare le giuste posizioni di ripresa: fotografate le donne dall’alto, mai da sotto il mento».
    Fotografiamo la mamma
  • … e anche il papà! I padri spesso sono più riluttanti a stare davanti all’obiettivo. Incoraggiamoli a divertirsi con i loro bambini, per aiutarli a rilassarsi e per scattare, noi, foto più naturali e spontanee mentre interagiscono con i piccoli. Giocare con i trenini, leggere una storia o fare l’“aeroplano” lanciando i bambini in aria sono cose che funzionano sempre. Riduciamo al minimo gli scatti che mostrano calvizie o girovita importanti: gli uomini sono sensibili quanto le donne (e forse di più!) quando si tratta di “venir bene”.
    Fotografia con papà
  • Rubiamo gli attimi. «Una volta ottenuto lo scatto a cui stavate puntando», suggerisce Louise, «continuate a fotografare la scena per qualche minuto: cos’altro potrebbero succedere? Avendo la fotocamera pronta, potrete catturare qualcosa di inaspettato, con risultati altrettanto imprevisti. Lasciate i bambini liberi di fare quello che vogliono, senza imposizioni: otterrete fotografie più intime che negli anni a venire riporteranno a galla ricordi più genuini e sinceri».
    Rubiamo gli attimi
  • Teniamo le distanze ma non troppo.  Lasciamo più spazio tra noi e i soggetti: si rilasseranno e saranno più spontanei. Un’ottica lunga (come un 70-200 mm) ci aiuterà ad arretrare, ma riusciremo comunque a riempire l’inquadratura. Dopo aver realizzato qualche scatto a distanza e aver lasciato il tempo alla famiglia di “sciogliersi un po’”, proviamo a passare a focali più corte (come un 50 mm) per risultati un po’ diversi. Per gli scatti di gruppo usiamo la misurazione valutativa.
    Gruppo di bambini
  • Pensiamo come un bambino.  «Trascorrere del tempo con bambini di tutte le età vi permetterà di capirli, di prevedere come potrebbero comportarsi in certe situazioni e come lavorare al meglio con loro. Essere “sintonizzati” su ciò che i bambini amano fare, ascoltare, leggere è preziosissimo nella fotografia di famiglia», conclude la fotografa.

Louise Downham

Dopo essere stata la responsabile di una galleria fotografica, Louise, 37 anni, da otto anni ha deciso di dedicare tutto il suo tempo alla fotografia di famiglia, senza mai pentirsene. Il suo portfolio è enorme (solo sul suo sito personale ci sono circa 4.000 fotografie da cui prendere ispirazione). È specializzata in ritratti naturali, emozionali, dei bambini e delle loro famiglie.
www.louiserosephotography.com

Seguici per scoprire altri suggerimenti sui “Ritratti di Famiglia” e se hai perso il primo appuntamento, recuperalo qui:
1#Fotografia NewBorn
2#Scattiamo ai bimbi
3#I bambini devono divertirsi
4#Usciamo all’aria aperta

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