Fino al 9 ottobre, la Torre di Castelnuovo Magra (SP) ospita una mostra dedicata ai reportage in bianco e nero di Gianni Berengo Gardin.

3 Agosto 2022 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Fino al 9 ottobre 2022, la Torre di Castelnuovo Magra (SP) ospita la mostra Gianni Berengo Gardin. Il colore distrae. Un mondo in bianco e nero. A cura di Elisabetta Sacconi, il percorso espositivo si snoda nei vari piani della Torre seguendo, in ordine cronologico, i reportage che il fotografo ha realizzato a Parigi, New York, in Spagna, Gran Bretagna e India.

Gianni Berengo Gardin a Castelnuovo Magra

Risultato di importanti committenze o solo della sua voglia di conoscere, i reportage riflettono la capacità di Berengo Gardin di “testimoniare qualcosa”. Servendosi della macchina fotografica come mezzo per cogliere storie e sottolinearne gli aspetti sociali, conoscere a fondo un Paese e comprenderne il modo di vivere.

Per i suoi scatti, il fotografo sceglie il bianco e nero, convinto che il colore “distragga” inevitabilmente dal contenuto e porti a guardare il particolare e non l’interezza.

Lungo il percorso, il visitatore è accompagnato dai testi dello stesso Berengo Gardin. E da un’intervista proiettata all’ultimo piano, dove emerge anche il lato più intimo del mondo del fotografo, con autoritratti e momenti famigliari che raramente sceglie di esporre.

Il percorso espositivo

(1953-1954) Parigi
Il lungo soggiorno a Parigi segna un passaggio, da fotoamatore a professionista. È qui che lavorano i grandi fotografi, vivono i grandi personaggi della cultura, ma soprattutto è qui che Berengo Gardin realizza i suoi primi reportage, osservando ogni angolo della città e tutta la sua variegata umanità.

(1969) New York
Gli Stati Uniti Gianni Berengo Gardin li conosceva ancora prima di andarci, attraverso la lettura di Steinbeck, Hemingway, Dos Passos. New York è colta nella sua normalità ma anche nella sua complessità, negli anni che hanno segnato non solo la storia americana, ma quella mondiale.

(1970-1973) Spagna
Dai reportage in Spagna nasce il primo volume della collana del Touring Club “Attraverso l’Europa”, con i testi dello scrittore Giovanni Arpino. Villaggi bianchi e campagne assolate che iniziavano già allora a mutare. Paesaggi che sembrano quasi metafisici intercalati da vite ritratte nella loro quotidianità e le “fiestas”, che rappresentano secoli di storia religiosa e sociale. In questa sezione anche uno scatto inedito, la fotografia dei lavoratori in pausa, che il fotografo ha deciso di stampare per la prima volta per questa mostra.

(1976-1977) Gran Bretagna
Dell’Inghilterra il fotografo è appassionato di tutto, “(…) le pipe, il tabacco, le scarpe, i vestiti, le auto”. Ed ecco la famosissima Morris, affacciata in realtà con molte altre sul mare in una giornata di vento, ma immortalata perché l’unica con a bordo due personaggi al riparo da freddo. Ma iconica è anche la fotografia dell’evento della Royal Ascot che mostra il rigido codice di abbigliamento dei partecipanti.

(1976-1977) India
Il reportage in India nasce da un progetto personale del fotografo. Ammiratore di Gandhi, che invitava gli occidentali a non fermarsi all’idea dell’India delle grandi città, Berengo Gardin ha visitato villaggi, paesini, campagne, vivendo con i contadini e con le loro famiglie. Riuscendo a trovare la vera essenza del loro mondo.

Info

Orari: giugno, settembre, ottobre sabato e domenica 10-12 e 16-19. Luglio e agosto: martedì, mercoledì, giovedì ore 17-20.30; venerdì, sabato e domenica ore 10-12 e 17-20.30. Ingresso: € 7 intero – € 5 ridotto.

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