A Lonato del Garda un’ampia selezione delle 101 fotografie che Mario Giacomelli donò alla Comunità nel 1985.

14 Agosto 2023 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Fino al 29 ottobre 2023, la Rocca visconteo veneta di Lonato del Garda (BS) ospita un’ampia retrospettiva dedicata a Mario Giacomelli (Senigallia 1925-2000), uno dei grandi protagonisti della fotografia italiana del Novecento. Nella Sala del Capitano, all’interno del complesso monumentale della Fondazione Ugo Da Como, si potranno ammirare 81 scatti, in un percorso espositivo a cura di Filippo Maggia.

mostra Giacomelli Lonato del Garda
Mario Giacomelli, dalla Serie “Presa di coscienza sulla natura”, 1976 – anni ’80. Dalla Raccolta fotografica di Mario Giacomelli di proprietà del Comune di Lonato del Garda (inv. n. 4393_2) © Archivio Mario Giacomelli

La mostra di Mario Giacomelli a Lonato del Garda

Questi scatti fanno parte delle 101 fotografie che nel 1985 il fotografo, al termine di una mostra ospitata nel Palazzo Municipale di Lonato del Garda, donò alla Comunità. L’attuale esposizione, Mario Giacomelli, una retrospettiva. La Raccolta di Lonato del Garda, vuole dunque valorizzare questo importante patrimonio.

Mario Giacomelli
Mario Giacomelli, dalla Serie “La buona terra”, 1964-1966. Dalla Raccolta fotografica di Mario Giacomelli di proprietà del Comune di Lonato del Garda (inv. n. 4391) © Archivio Mario Giacomelli

Sotto il coordinamento dell’Assessorato alla Cultura guidato da Mariangela Musci, l’Amministrazione di Lonato del Garda ha quindi costituito un gruppo di lavoro coinvolgendo la Fondazione Ugo Da Como, con la collaborazione dell’Archivio Mario Giacomelli. Il risultato è una selezione di immagini rappresentative delle serie più famose tra quelle del fotografo senigalliese.

Uno stile unico

Scrive Filippo Maggia nel catalogo, edito da SKIRA, che accompagna la mostra: “Di questa raccolta alcune opere fungono da esempi compiuti dello stile unico che contraddistingue ancora oggi la fotografia di Giacomelli. Il taglio plastico e la composizione pittorica dell’immagine La fotomodella del 1955; il bianco e nero abbacinante, quasi fluorescente emanato dalla celebre fotografia del bambino di Scanno, frutto di un’attesa lunga e ragionata; i giovani seminaristi ripresi dall’alto che paiono sospesi nel vuoto, su di un pavimento di cui Giacomelli ha cancellato quasi ogni traccia scolpendo il nero dei soggetti sullo sfondo bianco; il volto di una donna anziana che affiora alla base di un’immagine dove danzano figure scure, realizzata con due negativi, una fotografia inventata per rappresentare “il volto della morte”; il bambino leggermente sfocato che guarda la macchina fotografica tenendo a fuoco la ragazzina dietro di lui, obbligando così lo spettatore a passare da un piano prospettico a un altro; un volto femminile celestiale, con ombre accennate di gabbiani che lo accompagnano in un volo poetico, onirico, dalla serie su Caroline Branson da Spoon River; le immagini contrastate e severe della serie Presa di coscienza sulla natura degli anni 1976-1984, rigorose metafore del rapporto puro e primitivo che Giacomelli auspica tra uomo e natura”.

“Una raccolta preziosa quella del Comune di Lonato del Garda. Un dono di inestimabile valore lasciato da un fotografo unico e, ancora oggi, irripetibile”.

Caroline Branson da Spoon River
Mario Giacomelli, dalla Serie “Caroline Branson da Spoon River”, 1971-1973. Dalla Raccolta fotografica di Mario Giacomelli di proprietà del Comune di Lonato del Garda (inv. n. 4404) © Archivio Mario Giacomelli

Un reale vero come mai prima

Katiuscia Biondi, direttrice dell’Archivio Mario Giacomelli, scrive: “Giacomelli è grande per aver creato un nuovo e straordinario linguaggio fotografico, fatto di un bianco e nero altamente contrastato, sorprendentemente forte per un’epoca in cui la fotografia si esprimeva in educati toni di grigio. Un linguaggio così inedito da far nascere interrogativi tecnici ed esistenziali, e da essere – da principio – considerato “zeppo di errori”. Ma quegli errori ben presto apparvero alla critica come conturbanti rivelazioni di “pezzi di reale”. Un reale vero come mai prima, nonostante il Neorealismo di quegli anni”.

Info

Orari: dal lunedì alla domenica, dalle 10 alle 17.

www.fondazioneugodacomo.it

La mostra è organizzata dall’Amministrazione Comunale della Città di Lonato del Garda in collaborazione con la Fondazione Ugo Da Como. Ed è stata realizzata grazie a un contributo di Fondazione Cariplo.

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